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Hotel e ristoranti, sorpresa: sono i Millennials i più assidui

Una ricerca dello studio legale CMS rivela che la generazione millennial spende un quarto del proprio reddito per viaggiare e mangiare fuori, contribuendo a un terzo del fatturato di hotel e ristoranti – La tecnologia è importante ma non è al primo posto: i 40enni preferiscono ancora il contatto umano e danno più importanza al costo e alla località.

Hotel e ristoranti, sorpresa: sono i Millennials i più assidui

I Millennials, nonostante siano la generazione della crisi, viaggiano e spendono nei ristoranti. Addirittura, un terzo del reddito annuo di albergatori e ristoratori proviene oggi dalla millennial generation. E’ quanto emerge dalla ricerca “Finding the balance: human touch vs high tech”, condotta dallo studio legale CMS, tra i principali attori nel settore dell’ospitalità.

La ricerca evidenzia che la maggior parte dei Millennials (circa il 60%) spende per le vacanze e per mangiare fuori circa il 26% del proprio reddito totale, rappresentando quindi un bacino di potenziali clienti di grande importanza per il settore. Secondo i dati, infatti, i Millennials partono in vacanza in media per 2,5 settimane all’anno e mangiano in un ristorante quattro volte al mese.

L’indagine ha esaminato proprietari, operatori, investitori e gestori di hotel e ristoranti in 10 paesi del mondo in riferimento all’effetto prodotto dalla millennial generation nel loro settore. Ma non solo: CMS ha anche indagato sull’importanza della tecnologia nelle scelte di vita di 5.000 Millennials in 18 paesi. Ne è venuto fuori che nei ristoranti le novità tecnologiche più apprezzate sono la possibilità di ordinare cibi e bevande prima del loro arrivo (47%), la possibilità di pagare tramite un’app (44%) e ordinando cibo elettronicamente una volta nel locale (34%). Per rispondere ai desideri attesi dei clienti, il 52% dei ristoratori ha implementato la propria tecnologia, e il 28% intende persino implementare un menu interattivo che mostri selezioni di cibo in 3D.

Tuttavia, uno schiacciante 76% dei millennials preferisce ancora il “contatto umano” durante la propria esperienza culinaria, attribuendo un valore significativo alla possibilità di interagire con le persone. Risulta dunque che albergatori e ristoratori sovrastimino l’importanza della tecnologia per attrarre i giovani, mentre il 76% di questi ancora preferisce poter interagire con una persona per il check-in/check-out, smentendo la presunta “fine del contatto umano”. E se il 28% dei ristoratori ha in programma di introdurre l’intrattenimento 3D virtuale nei propri locali, solo il 16% degli intervistati ha espresso un giudizio positivo su questo tipo di servizio.

Per quanto riguarda invece i pernottamenti, analizzando nello specifico il gradimento dei vari fattori tech delle strutture, una rete WiFi veloce si colloca al primo posto (66%), seguita dalla presenza di un’app per i servizi disponibili (49%), dalla possibilità di ascoltare musica in streaming (37%) e dalla presenza di un tablet per la gestione della stanza (35%).

Ma ancora una volta e contro le aspettative, la tecnologia non è esattamente l’unica priorità: la ricerca mostra che per i millennials nella scelta degli hotel hanno ancora massima importanza il costo (38%) e la location (17%), mentre la tecnologia disponibile ha una rilevanza del 4% e solo il 22% considera l’offerta di servizi tech al momento della prenotazione di un albergo. Grande importanza è tuttavia attribuita al social media rating: risulta che il 25% dei millennials è pronto a pagare di più per ristoranti con giudizi eccellenti.

Leggi il report completo.

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