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Hera: utile netto +7,8% nel I semestre, a 77 milioni

I ricavi sono stati pari a 2,299 miliardi, con un +15,9% rispetto al primo semestre del 2011 – Bene il titolo in Borsa – Confermato il progetto di ingresso del Fondo Strategico italiano (Fsi) nel capitale della maxi-Hera dopo la fusione con il gruppo AcegasAps.

Hera: utile netto +7,8% nel I semestre, a 77 milioni

Hera chiude il primo semestre con un utile netto di pertinenza della capogruppo di 76,9 milioni, in crescita del 7,8% rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso. Lo comunica la società emiliana dopo la riunione del consiglio d’ amministrazione sui risultati semestrali. 

I ricavi sono stati pari a 2,299 miliardi, con un +15,9% rispetto al primo semestre del 2011, “in ragione dei maggiori volumi nel gas – si legge nella nota -, dei maggiori ricavi di gas ed energia elettrica (per l’aumento dei prezzi della materia prima) e dei maggiori ricavi derivanti dal servizio idrico integrato a copertura dei servizi erogati”.

Sulla scia di questi numeri, il titolo in Borsa di Hera all’inizio del pomeriggio guadagna oltre cinque punti a Piazza Affari. 

I risultati dei primi sei mesi, secondo la società, “evidenziano per il decimo anno consecutivo risultati semestrali in ulteriore crescita fino all’utile netto, confermando la capacità del gruppo di contrastare in modo organico la perdurante crisi macroeconomica, che si riflette significativamente anche sulla produzione industriale e sulle attività commerciali”.

“Il gruppo – sottolinea l’amministratore delegato Maurizio Chiarini – sta proseguendo un cammino di sviluppo virtuoso, in cui la capacità di servire il territorio in modo sostenibile, con qualità ed efficienza, procede di pari passo con il mantenimento di un sano equilibrio finanziario. Ritengo che i numeri presentati ci consentano di guardare con ottimismo alla possibilità di chiudere positivamente l’esercizio 2012”.

Intanto, i vertici del gruppo Hera, che ha dato il via libera alla fusione con il gruppo AcegasAps, hanno confermato il progetto di ingresso del Fondo Strategico italiano (Fsi) nel capitale della maxi-Hera (post fusione), precisando di essere ancora in attesa di ricevere la versione definitiva.

“Avremmmo comunicato le buone notizie anticipate dalla stampa appena ricevuta l’ultima versione – ha spiegato il presidente del gruppo bolognese, Tomaso Tommasi di Vignano, nel corso della conference call con gli analisti finanziari – gli ultimi affinamenti sono ancora da fare e spero di riceverla nelle prossime ore”.

L’ingresso del Fondo, che fa capo alla Cassa Depositi e Prestiti, avverrà tramite un aumento di capitale riservato fino a 100 milioni di euro in cambio di una partecipazione intorno al 6-7% della Super Hera.

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