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Hera: online la nuova edizione del report annuale “In buone acque”

Il report annuale dedicato alla qualità dell’acqua e al servizio idrico pubblicato dalla multiutility bolognese si presenta con una nuova veste. A Ravenna Hera investirà circa 40 milioni di euro per consolidare rete e impianti idrici

Hera: online la nuova edizione del report annuale “In buone acque”

È online la nuova edizione, completamente rinnovata nella grafica, del report annuale “In buone acque” del Gruppo Hera. Al centro c’è sempre il cittadino che avrà la possibilità di controllare la qualità dell’acqua e tutti i valori corrispondenti, passando attraverso l’indicazione dei tanti strumenti, anche digitali, con cui rimanere sempre aggiornati sul servizio erogato e interagire con l’azienda. Tra questi l’app L’Acquologo e un’area web dedicata dove si possono trovare consigli sul risparmio idrico e altre informazioni utili.

La società guidata da Tomaso Tommasi e Stefano Venier – impegnata ogni anno con una media di 111 milioni di euro di investimenti per garantire efficienza e continuità del servizio idrico per oltre 3,6 milioni di persone – punta sulla trasparenza dal 2009. Nel territorio servito dalla multiutility, l’acqua del rubinetto è controllata da circa 2.700 analisi al giorno, effettuate da Hera ma anche da Romagna Acque e Asl, tutti con lo stesso risultato: l’acqua è buona con valori di calcio, magnesio e potassio in linea con quelli delle acque minerali in bottiglia in commercio, ma è anche sicura con valori di cloruro, nitrato e nitrito inferiori di oltre l’85% ai limiti di legge.

Inoltre, costa di meno di quella in bottiglia (460 euro il risparmio medio annuo per una famiglia di 3 persone). Il 51% dei clienti che scelgono di berla fanno bene anche all’ambiente, evitando così il consumo di 284 milioni di bottiglie di plastica.

Da questo punto di vista, il report risponde con 12 anni di anticipo alla direttiva UE 2020/2184, che il Parlamento Europeo ha approvato nel dicembre 2020 con l’obiettivo di promuovere la qualità dell’acqua potabile, la tutela della salute umana e la trasparenza delle informazioni.

Ma l’impegno del Gruppo non finisce qui. Per garantire qualità e continuità del servizio anche a fronte dei noti cambiamenti climatici, favorire la rigenerazione dei bacini acquiferi e promuovere uso e riuso intelligente della risorsa, il lavoro della multiutility si basa anche e soprattutto su innovazione e investimenti, che nel solo 2020 sono stati superiori a 166 milioni di euro. Nel triennio 2018-2020 gli investimenti complessivi nel territorio sono stati 53 euro pro capite, il 30% in più rispetto alla media italiana. In particolare, solo nel territorio di Ravenna il piano industriale del Gruppo al 2024 prevede ulteriori investimenti per complessivi 40 milioni di euro, che andranno a consolidare reti e impianti del comparto idrico locale.

Tutto questo consente di archiviare risultati importanti -si legge in una nota – non ultimo quello relativo alla ricerca e al contenimento delle perdite idriche, che lungo i 27 mila km dell’acquedotto emiliano-romagnolo gestito da Hera si attestano intorno ai 10 mc per km al giorno, un valore che non arriva nemmeno alla metà del dato medio registrato in Italia.

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