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Hera-Amga, la fusione al traguardo

Nelle prossime ore i consigli di amministrazione della multiutility bolognese Hera e di quella friulana Amga daranno il definitivo via libera alla fusione tra i due gruppi che rappresenterà una delle maggiori realtà presenti in Italia nel campo delle local utilities con un radicamento molto forte nell’energia, nei servizi idrici e in quelli dei rifiuti.

Atteso per  domani il definitivo via libera da parte della Cda della multiutility friulana Amga per la presentazione del progetto che prevede l’aggregazione con Hera e che sarà operativo fra maggio e giugno. Nelle prossime ora tocca anche al cda di Hera 

L’operazione parte dalla “fusione fra Acegas-Aps e Amga, con sede legale a Trieste, la società sarà controllata dal gruppo Hera, ma con radicamenbto territoriale nel Friuli-Venezia Giulia”, chiarisce una fonte politica friulana. Al comune di Udine sarà assegnata una quota della nuova Hera intorno al 2,5% del capitale.
L’accordo sottoscritto da Hera e il comune di Udine risale al 5 settembre.

A motivare l’aggregazione della multiutility friulana con una realtà più grossa come la bolognese Hera sono principalmente anche se non solo le gare per l’acquisizione della gestione della distribuzione del gas nel 2015. Hera  si è rafforzata nel Triveneto dopo la fusione con Acegas-Aps, dove è presente anche Italgas, specie a Pordenone. In caso di mancato ottenimento delle concessioni, il rischio sarebbe quello di perdere 250 posti di lavoro. 

La fusione Hera-Amga darà vita a una delle maggiori multiutiliy italiane e segna il successo della strategia voluta dal presidente di Hera, Tommaso Tommasi di Vignano, da sempre favorevole alla politica della crescita a piccoli passi. Ma l’accordo è anche la conferma che Hera intende svilupparsi sempore di più nel Nord-Est. 

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