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Governo su scuola, unioni civili e nomine

Il presidente del Consiglio Paolo Gentiloni, appena dimesso dal Gemelli, ha diretto il consiglio dei ministri che ha approvato i decreti legislativi sulle unioni civili e esaminato alcuni decreti della riforma della scuola – Confermati i vertici delle forze dell’ordine.

Governo su scuola, unioni civili e nomine

Torna al lavoro il premier Paolo Gentiloni dopo l’intervento di angioplastica subito al Gemelli di Roma, e lo fa poche ore dopo le dimissioni dall’ospedale della capitale per presiedere il Consiglio dei Ministri. All’ordine del giorno della seduta di sabato 14 gennaio c’era soprattutto l’esame in via preliminare dei primi otto (sui nove totali) decreti attuativi della Buona Scuola, quelli in particolare con le norme inerenti agli studenti con disabilità, ai percorsi di istruzione e formazione professionale, al sistema integrato dalla nascita fino ai sei anni, alla promozione della cultura umanistica e del patrimonio artistico e della creatività, e alla scuola italiana all’estero.

Il Consiglio dei ministri ha anche dato il via libera definitivo a tre decreti legislativi sulle unioni civili. “Con i decreti legislativi di oggi terminiamo l’iter delle #unionicivili. Era una promessa, ora è una legge”, ha twittato la sottosegretaria alla presidenza del consiglio Maria Elena Boschi annunciando appunto il via libera ai dlgs.

Infine, su proposta del ministro della Difesa, Roberta Pinotti, il Cdm ha prorogato l’incarico per il comandante Generale dei Carabinieri Tullio Del Sette (indagato a Napoli nell’indagine sugli appalti Consip), per il capo di Stato Maggiore della Difesa Claudio Graziano e per il capo di Stato Maggiore dell’Esercito Danilo Errico.

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