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Governo battuto due volte al Senato

Bocciato con 133 voti contrari e 129 favorevoli l’emendamento del senatore Malan (Pdl) sul Ddl anticorruzione, che proponeva la creazione di un Comitato presieduto dal presidente del Consiglio – Finocchiaro (Pd): “Non vogliamo la volpe a guardia del pollaio”.

Governo battuto due volte al Senato

di Silvano Bonini – La maggioranza è stata battuta due volte al Senato sul Ddl anticorruzione. Il primo voto riguardava un emendamento proposto da Lucio Malan, senatore del Pdl, che intendeva sostituire l’intero primo articolo della legge, quello in cui si istituisce il piano nazionale anticorruzione. Secondo l’emendamento di Malan, sarebbe stato opportuno creare un Comitato di coordinamento delle iniziative anticorruzione. A presiedere il nuovo organismo sarebbe stato direttamente il presidente del Consiglio: è stato questo il punto della modifica più contestato dall’opposizione. I voti contrati sono stati 133, i favorevoli 129. Cinque gli astenuti. Dopo la sospensione della seduta, alla ripresa delle votazioni il Governo è andato ancora sotto su un emendamento della senatrice del Pdl Ada Spadoni Urbani, che prevedeva la rotazione dei dirigenti sia nelle amministrazioni dirette centrali che in quelle periferiche.

“Mentre loro propongono che contro la corruzione provveda un comitato presso la presidenza del Consiglio dei ministri, presieduto dalla stessa presidenza, noi – spiega il presidente dei senatori Pd, Anna Finocchiaro – vogliamo un’autorità indipendente perché, per farlo capire a tutti, non vogliamo la volpe a guardia del pollaio”. Subito dopo la votazione, il sottosegretario Andrea Augello ha osservato che essendo caduto l’emendamento Malan “è di fatto caduto l’intero articolo 1 del provvedimento”.

Pubblicato in: News

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