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Germania: è elezione continua, presto nel Nordreno. Angela Merkel sotto torchio

Dopo le dimissioni del presidente Wulff, travolto dagli scandali e appena sostituito da Joachim Gauck, e dopo il crollo del governo tra liberali, verdi e democristiani nella piccola Saar il mese scorso, è in arrivo in Germania un nuovo e delicato test elettorale per Angela Merkel, le elezioni a metà maggio per il parlamentino regionale del Nordreno-Westfalia

Germania: è elezione continua, presto nel Nordreno. Angela Merkel sotto torchio

Neanche due anni dopo la formazione di un esile esecutivo di minoranza, il Nordreno-Westfalia, il più popoloso Land tedesco, è pronto per tornare alle urne a metà maggio. Dopo il crollo del governo di coalizione tra liberali, verdi e democristiani nella piccola Saar il mese scorso e dopo che sono state indette per questa primavera nuove elezioni nello Schleswig-Holstei , quello del Nordreno-Westfalia è il terzo parlamentino regionale a sciogliersi in pochi mesi. E la Germania sprofonda così nuovamente in un clima da campagna elettorale, poco più di un anno prima delle elezioni politiche per il rinnovo del Bundestag. Senza considerare le recenti dimissioni di Christian Wulff, travolto da una lunga serie di accuse su presunti comportamenti illeciti. E appena sostituito dal pastore evangelista Joachim Gauck, militante dei diritti umani ai tempi dela Ddr.

In Nordreno la situazione era precaria da tempo, visto che il governo locale tra socialdemocratici ed ecologisti si reggeva sull’appoggio esterno della sinistra radicale. Mercoledì, in occasione dell’approvazione del bilancio per il Ministero dell’Interno del Land, il parlamento di Düsseldorf ha respinto la bozza dell’esecutivo, costringendo il Ministropresidente, la socialdemocratica Hannelore Kraft, alle dimissioni. Da tempo le questioni di bilancio attanagliano il Land, uno tra i più indebitati in Germania. Già lo scorso anno l’esecutivo rischiò il tracollo, quando la Corte Costituzionale locale dichiarò nulle le modifiche al bilancio per il 2010. Il Parlamento del Nordreno-Westfalia aveva infatti dato il via libera ad un indebitamento supplementare a quello originariamente previsto (pari a poco più di 6,6 miliardi) nell’ordine di quasi 2 miliardi di euro, da destinare in buona parte all’ennesimo ripianamento dei conti di WestLB, una delle Landesbanken che hanno drenato più denaro dei contribuenti nella storia della Repubblica federale.

Ora a bloccare i piani della coalizione rosso-verde sono stati i voti della sinistra (Die Linke) e dei liberali (FDP), proprio i due partiti che, stando ai sondaggi diffusi dalla rete pubblica, non riuscirebbero più a superare la soglia del 5% e ad entrare nel Landtag. Da tempo, anche a livello federale, i due partiti soffrono di una forte crisi di popolarità. Mentre, tuttavia, la sinistra radicale mantiene una forte base elettorale nei Länder dell’ex-Germania orientale, i liberali sono ormai stabilmente fermi al 3% in tutto il paese. Anche se gli ultimi sondaggi indicano una riconferma del governo rosso-verde, la CDU potrebbe approfittarne per recuperare consenso. La signora Merkel schiera infatti uno dei suoi delfini, il Ministro dell’Ambiente, Norbert Röttgen, noto alle cronache di stampa per strizzare spesso e volentieri l’occhio ai verdi. Se i democristiani, per ora inchiodati al 34%, dovessero riuscire a superare i socialdemocratici, in vetta con il 37%, potrebbero rilanciare l’inedita alleanza nero-verde, chiusasi malamente un anno e mezzo fa nel Land di Amburgo. La stessa Cancelliera, dopo aver messo nell’angolo e ridotto all’irrilevanza i liberali, è infatti alla ricerca di un nuovo partner elettorale in vista dell’appuntamento del settembre 2013.

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