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Gas rinnovabili: con il 10%, emissioni europee CO2 -55%

Secondo l’ultimo studio del consorzio Gas for Climate, di cui fanno parte Snam, Cib e altre 10 aziende, se l’Europa ponesse come target vincolante il 10% di energia da idrogeno e biometano, le emissioni di CO2 crollerebbero in pochi anni

Gas rinnovabili: con il 10%, emissioni europee CO2 -55%

Introdurre un target vincolante del 10% di gas rinnovabili per abbattere del 55% la CO2 in Europa entro il 2030. Questa la proposta lanciata dal consorzio Gas for Climate, che mercoledì ha diffuso l’ultima edizione del suo studio annuale sul contributo che idrogeno e biometano possono dare alla decarbonizzazione del Vecchio Continente.

Di Gas for Climate fanno parte Snam, Consorzio Italiano Biogas (Cib) e altre 10 aziende e associazioni di otto paesi europei attive nelle infrastrutture del gas naturale e nel gas rinnovabile (Enagás, Energinet, EBA – European Biogas Association, Fluxys, Gasunie, GRTgaz, ONTRAS, OGE, Swedegas e Teréga).

Secondo lo studio – commissionato a Guidehouse (ex Navigant) – l’adozione a livello europeo di politiche energetiche e climatiche specifiche su biometano e idrogeno può “facilitare il raggiungimento dell’obiettivo net zero sulle emissioni di CO2 entro la metà del secolo”. Le stesse misure potranno a loro volta “fare leva sul Green Deal varato dalla Commissione, posizionando l’Europa come forza trainante della transizione energetica globale”.

Gas for Climate suggerisce inoltre di adattare la normativa europea sulle infrastrutture per il gas in un’ottica d’interconnessione con il sistema elettrico. Altre proposte riguardano nuovi incentivi allo scambio transfrontaliero di idrogeno e biometano, stimoli della domanda da parte dell’industria europea e il rafforzamento del Sistema per lo scambio delle quote di emissione (ETS).

“Gli investimenti per la mitigazione dei cambiamenti climatici previsti nella cornice del Green New Deal europeo potranno avere un ruolo decisivo nella fase di ripartenza una volta superata l’emergenza sanitaria – commenta Marco Alverà, amministratore delegato di Snam – In questo contesto, lo sviluppo di gas rinnovabili come idrogeno e biometano, utilizzati nelle infrastrutture esistenti e in combinazione con l’elettricità rinnovabile, rappresenta un’opportunità da non perdere per raggiungere più facilmente gli obiettivi di neutralità climatica al 2050 e per creare nuove opportunità occupazionali in tutto il nostro continente”.

Secondo Piero Gattoni, presidente di Cib, “è urgente sbloccare gli investimenti nel settore e favorire la riconversione a biometano degli impianti biogas esistenti, per poter contribuire a raggiungere la quota del 10% di gas rinnovabile in rete entro il 2030”.

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