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FS: Treno della memoria per celebrare il 4 novembre, il Milite Ignoto termina il viaggio a Roma

Ferraris e Crosetto celebrano il 4 novembre ricordando il convoglio speciale che nel 1921 attraversò l’Italia per trasportare la salma del Milite Ignoto scelto tra 11 soldati non identificati

FS: Treno della memoria per celebrare il 4 novembre, il Milite Ignoto termina il viaggio a Roma

Termina il viaggio a Roma 7 tappe, durato oltre 100 ore di percorrenza, attraversato 730 stazioni e coinvolto 270 ferrovieri è arrivato alle 8 di oggi, 4 novembre, al binario 1 della stazione Termini di Roma. Il convoglio è stato accolto dall’amministratore delegato Luigi Ferraris, insieme al Ministero della Difesa, con il ministro Guido Crosetto e ad altre autorità civili e militari per celebrare la Giornata dell’Unità Nazionale e delle Forze Armate.

Il Treno della Memoria, anche quest’anno, ha attraversato l’Italia. È partito il 6 ottobre da Trieste per poi transitare nelle città di Trento, Milano, Torino, Aosta, Genova, Ancona, Perugia, L’Aquila, Campobasso, Bari, Potenza, Catanzaro, Cagliari, Palermo, Napoli e arrivare il 4 novembre a Roma. Un viaggio lungo quasi un mese nato dall’iniziativa del Ministero della Difesa, in collaborazione con il Gruppo Ferrovie dello Stato Italiane, con il supporto della Fondazione FS e la Struttura di Missione per la valorizzazione degli anniversari nazionali e della dimensione partecipativa delle nuove generazioni.

Il “Milite Ignoto”

Era il 1921 quando la salma del “Milite Ignoto” venne scelta da una madre italiana che aveva perso un figlio nella Prima guerra mondiale. Maria Bergamas, il suo nome, in rappresentanza di tutte le donne orfane di figli caduti in guerra, la scelse tra 11 corpi non identificati. La salma, trasportata su un convoglio speciale, partì da Aquileia per arrivare a Roma.

Ferraris (Fs): “Questo treno ci spinge a riflettere sulla fragilità della pace e della libertà”

“Sono orgoglioso – ha detto Luigi Ferraris in apertura della cerimonia – di rappresentare il Gruppo FS Italiane all’arrivo del Treno della Memoria. La storia del Paese e la storia delle Ferrovie da sempre camminano insieme per contribuire all’unità nazionale, a cui le Ferrovie hanno dato un loro significativo contributo. Oggi, mentre siamo qui a celebrare con le Forze armate quei valori, ricordiamo allo stesso tempo la sofferenza e i lutti provocati da tutte le guerre, passate, presenti e future. Le vicende di questi ultimi mesi, con la guerra alle porte dell’Europa, ne sono una vivida e tragica testimonianza. Questo treno ci spinge quindi anche a riflettere sulla fragilità della pace e della libertà, e su quanto sia importante difenderle, giorno dopo giorno, senza mai darle per scontate”. 

Crosetto: “Ricorrenza che celebra la fine di un conflitto”

“Il 4 Novembre è una ricorrenza che celebra la fine di un conflitto, e dunque la pace. Anche in questo ambito il ruolo delle Forze Armate è di primaria importanza: sulla Vostra efficienza e capacità di deterrenza si fonda, infatti, un avvenire di concordia. Occorre ricordarlo, soprattutto in un contesto internazionale caratterizzato da minacce irresponsabili e continuative alla pace tra le nazioni; come, ad esempio, la drammatica e illegittima aggressione all’Ucraina, cui stiamo cercando, come Paese e al fianco dei nostri Alleati, di rispondere, con ogni sforzo, per giungere a una cessazione del conflitto che tuteli i diritti inderogabili dell’aggredito”, ha dichiarato Guido Crosetto, Ministro della Difesa.

Abrodi: “Capire il valore della libertà”

“Giornate come questa – ha affermato il Ministro per lo Sport e i Giovani Andrea Abodi – sono un allenamento alla coscienza e alla conoscenza. L’impegno del Gruppo FS ha aiutato a far sì che tutto questo possa essere uno strumento di divulgazione per i ragazzi di oggi, i quali capiranno ancor di più il valore della libertà”.

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