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Fmi: l’Italia pagherà più di tutti, Btp e banche sotto tiro

La recessione sarà più dura degli anni Trenta: è l’allarme lanciato ieri dal Fondo Monetario, secondo cui il nostro Paese sarà quello che uscirà peggio dal Coronavirus: pioggia di vendite sui Btp e spread più alto – Eppure, Wall Street corre ancora sulle ali di Amazon e Apple

Fmi: l’Italia pagherà più di tutti, Btp e banche sotto tiro

Peggio che negli anni Trenta. Le previsioni del Fondo Monetario si abbattono come fulmini sull’economia globale. Nessuno, con la parziale eccezione della Cina, sfuggirà alla recessione provocata dall’epidemia di coronavirus. Ma l’Italia sarà la più colpita. Le parole di Gita Gopinath, capo economista del Fmi, si abbattono come macigni sui mercati.

L’economia globale ha rallentato del 4,2%, molto di più che durante la recessione del 2008/09, quando il calo fu dell’1,8%. La perdita complessiva per i prossimi due anni potrebbe raggiungere i 9 mila miliardi di dollari, più dell’intero Pil di Germania e Giappone messi assieme.

Il Pil del 90% dei Paesi chiuderà l’anno in calo rispetto al 2019. Tra l’ultimo trimestre dell’anno scorso e la prima metà del 2020, il tonfo è stato in media del 12% per i Paesi avanzati.

L’analisi del Fondo, perfino peggiore delle stime già fosche, ha provocato reazioni molto diverse nelle capitali dell’economia mondiale.

Accusano il colpo le Borse asiatiche, ma, ad attutire lo shock, ci ha penato un nuovo allentamento del credito deciso dalla Cina. La Borsa di Shanghai chiude a -0,2%. Debole Tokyo (-0,5%) dopo i forti guadagni della vigilia. In modesto rialzo le altre piazze asiatiche, compreso il Kospi coreano, alla vigilia delle elezioni, il primo vero test politico per un Paese colpito dal Coronavirus.

Negli Usa i sondaggi anticipano una corsa all’ultimo voto tra Donald Trump e lo sfidante Joe Biden, lanciato da Barack Obama. Il presidente, come d’abitudine, gioca d’attacco e medita, contro il parere di molti governatori, di far ripartire l’economia all’inizio di maggio. E nel frattempo ha tagliato i contributi (400 milioni di dollari) all’Organizzazione Mondiale della Sanità, colpevole di non aver lanciato per tempo l’allarme sull’epidemia, del resto da lui negata fino all’ultimo.

CORRONO AMAZON E APPLE, TORNA A VOLARE TESLA

La reazione di Wall Street non si è fatta attendere: Dow Jones +2,39%, S&P 500 +3,06%, Nasdaq +3,95% sotto la spinta di Amazon (+5,3%) e di Apple (+5,1%), che festeggia la ripresa delle vendite in Cina.

Il balzo più clamoroso è quello di Tesla: +28% in tre sedute, prezzo di nuovo oltre 700 dollari, per un valore di mercato doppio rispetto a Volkswagen. La fabbrica di Shanghai lavora di nuovo a pieno regime.

Passano in secondo piano, in questo contesto, i risultati deludenti di JP Morgan e di Wells Fargo, entrambe frenate dall’aumento degli accantonamenti in bilancio. Jamie Dimon, nella sua comunicazione ai soci, si è concesso un’analisi originale: almeno il 40% dei nuovi disoccupati guadagna oggi di più grazie ai sussidi di quanto non facesse mesi fa.

Nel corso della notte è stato raggiunto un accordo per il salvataggio delle compagnie aeree degli Stati Uniti. Il Tesoro metterà a disposizione prestiti ed entrerà nel capitale delle maggiori aziende del settore. Ad American Airlines, tra le più grandi, dovrebbero arrivare 5,8 miliardi di dollari. Southwest Airlines dovrebbe ricevere 3,2 miliardi di dollari di aiuti. Le risorse arrivano dal fondo speciale da 25 miliardi di dollari varato in marzo.

Disastroso l’andamento del petrolio. Il Brent, ieri -6,7%, rimbalza di poco stamane, a 30 dollari il barile. La domanda è sotto di almeno 20 milioni di barili al giorno, rispetto ai livelli pre-Covid 19, mentre l’offerta, anche includendo gli impegni non vincolanti presi da Stati Uniti e Canada, potrebbe ridursi di circa 13 o 14 milioni di barili.

A Piazza Affari Eni ha perduto l’1,51%, Tenaris e Saipem -1,33%.  

FMI: L’ITALIA PAGHERÀ IL PREZZO PIÙ ALTO

Piazza Affari ha chiuso in rosso, così come la Borsa inglese. Non è a caso, perché Italia e Regno Unito sono stati i due Paesi usciti peggio dall’analisi del Fmi. Ad appesantire la posizione del Bel Paese contribuisce l’avvicinarsi del verdetto delle agenzie di rating. S&P (rating BBB-) si pronuncerà il giorno 24, il giorno dopo il vertice dei premier dell’Eurogruppo, ultima occasione per spuntarla sugli eurobond, promossi da Vitas Vasiliauskas, membro lettone della Banca centrale europea. Ma i Btp tremano.

Milano (-0,36% a 17.558 punti) è stata così il fanalino di coda dell’Eurozona.

Il Fondo monetario internazionale ha tagliato drasticamente le stime sul Pil italiano per il 2020 a -9,1% dal +0,5% previsto a fine gennaio a causa delle violente ripercussioni del coronavirus sull’economia, fotografando l’Italia come la più penalizzata nella zona euro. Nel 2021 ci potrebbe essere un rimbalzo, ma solo del 4,8%.

Più fosche, a causa della pandemia, anche le prospettive per l’occupazione italiana. Il Fondo stima, infatti, un incremento del tasso di disoccupazione nel 2020 a 12,7% e nel 2021 a 10,5%.

TIENE LA BORSA DI FRANCOFORTE, SOFFRE LONDRA

In evidenza Francoforte, la piazza più gagliarda (+1,33%), davanti a Parigi (+0,38%) e Madrid (+0,51%).

Peggio di tutti fa Londra, -0,82%, che dovrebbe allungare il lockdown di tre settimane.

Le ricadute della pandemia si fanno sentire anche per gli altri membri dell’Eurozona. Le stime Fmi per il Pil tedesco quest’anno sono state tagliate a -7,0% (il Fondo vede un +5,2% per il 2021), quelle per la Francia a -7,2% (+4,5% l’anno prossimo) e quelle per la Spagna a -8,0% (+4,3% per il 2021).

PIOGGIA DI VENDITE SULLA CARTA ITALIANA

Sui Btp si sono fatti sentire gli effetti dell’esito non troppo rinfrancante della riunione di giovedì scorso dell’Eurogruppo.

Si è così allargato lo spread, che – anche per il minor impegno della Bce – ha chiuso ai massimi di seduta, a 216 punti (contro 195 di giovedì).

Il rendimento del decennale è salito a 1,77%, da 1,6% dell’ultima chiusura.

DAL BTP ITALIA AI TITOLI VERDI: IL TESORO AUMENTA L’OFFERTA

Il Tesoro ha annunciato un incremento delle quantità di titoli sovrani offerti in asta nel 2020 per far fronte alla necessità di finanziare le misure di contrasto all’emergenza coronavirus.

Oltre ad almeno un’emissione di Btp Italia, il Mef ha confermato l’intenzione di emettere green bond e ulteriori titoli denominati in dollari.

BANCHE SOTTO TIRO, UNICREDIT IN RITIRATA

Anche le banche hanno pagato l’aumento delle tensioni dell’Eurozona sulla sostenibilità del debito italiano.

Unicredit (-4,53%) guida la ritirata: Ubs ha abbassato il rating a neutral da buy, con un prezzo obiettivo che scende a 8,5 euro a da 16,2 euro. Segue Bper (-4,47%). Soffre anche Mediobanca (-4,19%). In profondo rosso Banco Bpm (-3,9%). Giù anche Intesa Sanpaolo (-2,5%).

DIASORIN VOLA AI MASSIMI, NEXI VERSO LE NOZZE CON SIA

Tra i migliori Diasorin (+4,95%), che ha segnato il nuovo record storico. La società ha un accordo con il Policlinico San Matteo di Pavia per lo sviluppo di due test per il Covid 19.

La palma del titolo migliore spetta però a Nexi (+5,9%). Si avvicina l’Ipo di Sia che potrebbe precedere la fusione tra le due società. I rispettivi cda avrebbero incaricato Paolo Bertoluzzo, ceo di Nexi, e Massimo Sarmi, vicepresidente di Sia, di condurre le trattative. Kepler Cheuvreux ha confermato il rating buy e il prezzo obiettivo di 13 euro sul titolo.

ATLANTIA, PROVE DI PACE CON IL GOVERNO

Denaro su Atlantia (+3,51%). Equita sim (rating hold, prezzo obiettivo a 22,3 euro) ha rilevato che Aspi avrebbe, secondo indiscrezioni, inviato venerdì scorso al Ministero delle Infrastrutture un dossier di 200 pagine con tutti i possibili scenari, includendo l’incremento del 40% delle spese di manutenzione nel periodo 2020-2023 e un piano di investimenti da 13 miliardi.

RIPARTE MONCLER, ASTALDI FESTEGGIA IL CONCORDATO

Tra gli industriali bene Ferrari (+0,6%) e Prysmian (+0,48%). Perdono terreno Buzzi (-3,72%), Cnh (-2,3%) e Pirelli (-1,84%). Fca (-0,25%) si sgonfia dopo il buon avvio.

Avanza Moncler (+2,6%). Tra le mid cap brillano Astaldi (+5,86%) e Salini (+3%) dopo l’approvazione del concordato Astaldi, passaggio fondamentale per l’aggregazione delle due società e la nascita di Progetto Italia. Tinexta +4,76%: Mediobanca Securities ha confermato rating outperform e prezzo obiettivo di 14 euro per azione.

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