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Fmi: Italia ok, riforme “impressionanti”

Tre punti del Fondo Monetario Internazionale a favore dell’Italia e del governo Renzi: impressionanti le riforme, bene il Fondo Atlante per stabilizzare le banche, la ripresa è lenta ma c’è.

Fmi: Italia ok, riforme “impressionanti”

Continua la ripresa in Italia, anche se lentamente, dopo una profonda e prolungata recessione. Nel rapporto al termine della missione di ricognizione annuale nel Belpaese, gli ispettori del Fondo monetario internazionale rilevano che l’economia “ha continuato ad espandersi nel primo trimestre del 2016. Allo stesso tempo, le condizioni del mercato del lavoro sono migliorate gradualmente ed i crediti deteriorati (Npl) sembrano essere in via di stabilizzazione”.

“E’ probabile che la ripresa si rafforzi nei prossimi anni, pur rimanendo modesta”, ha detto il Fondo confermando la stima di una crescita dell`1,1 per cento quest’anno e di circa l`1,25 per cento nel 2017-18. Ma “i rischi sono orientati al ribasso, legati tra l`altro alla volatilità dei mercati finanziari, al rischio Brexit, all’emergenza immigrazione ed ai venti contrari generati dal rallentamento delle attività commerciali a livello mondiale”. 

L’Fmi ha anche dato atto al governo italiano ha perseguito una serie di “impressionanti” riforme. Dal settore istituzionale, alla pubblica amministrazione, del settore fiscale, al mercato del lavoro e il comparto bancario: “E’ indispensabile che tali sforzi siano ampliati e completati – ha detto l’istituto di Washington -, sfruttando l’inizio della ripresa economica e il contesto favorevole offerto attualmente dai bassi tassi di interesse, la tempestiva attuazione di sforzi complementari e sinergici nel settore finanziario e fiscale nonché di misure strutturali dovrebbero contribuire ad un incremento della crescita, ad avviare la ricostituzione di buffer e a ridurre il costo iniziale delle riforme. E’ dunque importante – avvertono dal Fmi – che per il futuro si mantenga un ampio sostegno politico a favore di un vasto pacchetto di riforme”.

Infine, “il fondo Atlante rappresenta un passo molto importante perché riduce il rischio sistemico” per le banche italiane, dice Rishi Goyal dell’Fmi.

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