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Fibra ultraveloce, Infratel-Open Fiber: contratto da 1,2 miliardi

Internet veloce in fibra ottica in 3.700 comuni e per 6,8 milioni di cittadini nelle aree bianche di Piemonte, Valle d’Aosta, Liguria, Friuli Venezia Giulia, Provincia Autonoma di Trento, Marche, Umbria, Lazio, Campania, Basilicata, Sicilia. Firmato il contratto per il secondo bando vinto a giugno. Entro fine anno la terza gara per l’assegnazione delle residue “aree bianche”: Puglia, Sardegna e Calabria.

Fibra ultraveloce, Infratel-Open Fiber: contratto da 1,2 miliardi

L’accordo era stato annunciato già lo scorso giugno, ma l’ufficialità è arrivato solamente nella giornata di mercoledì: Infratel Italia e Open Fiber hanno firmato il contratto di concessione per tutti i sei lotti aggiudicati, per la realizzazione di una rete a banda ultra larga nelle aree a fallimento di mercato delle dieci regioni interessate dal secondo bando.

Open Fiber si è aggiudicato il bando per una cifra vicina a 1,2 miliardi di euro. Data anche l’assenza di Telecom, principale rivale di Open Fiber, la società gudiata da Tommaso Pompei era la vincitrice più attesa del bando.

L’accordo è stato siglato dai due Ad,Tommaso Pompei per Open Fiber e Domenico Tudini per Infratel Itali, in presenza del presidente di Infratel Italia Maurizio Dècina.

Lo scorso maggio Open Fiber si era aggiudicata anche la prima gara per la realizzazione della rete ultraveloce pubblica, dall’importo complessivo di 1,4 miliardi di euro. La rete era stata data in concessione per 20 anni e rimarrà di proprietà pubblica.
La prima gara prevedeva l’affidamento della concessione di “costruzione e gestione” dell’infrastruttura passiva a banda ultralarga nelle aree bianche del territorio delle regioni Abruzzo e Molise, Emilia Romagna, Lombardia, Toscana e Veneto.

“Le risultanze della gara sono state superiori alle attese, sia sotto il profilo tecnico che economico, con significativi risparmi in presenza di una diffusione capillare della fibra su tutto il territorio” ha commentato l’amministratore delegato di Infratel, Domenico Tudini.

“Per ridurre il divario digitale e guadagnare vantaggi competitivi l’Italia ha bisogno di un’infrastruttura a bandaultra larga su tutto il territorio nazionale, inclusi i piccoli centri e le aree meno popolose” ha commentato l’amministratore delegato di Open Fiber Tommaso Pompei.

“Con la concessione del secondo bando di gara, Open Fiber prosegue nella costruzione di una rete in fibra ottica a prova di futuro, che possa garantire a cittadini, aziende e Pubblica Amministrazione una connessione veloce e sicura dando un forte impulso
all’occupazione”.

Con la seconda gara saranno coinvolti 3.700 comuni, con circa 4,7 milioni di unità immobiliari da coprire e oltre 6,8 milioni di cittadini interessati. L’offerta proposta da Open Fiber, che si è aggiudicata la gara, prevede che circa 3,5 milioni di unità immobiliari vengano coperte con tecnologia FTTH (fiber to the home), mentre la parte restante verrà coperta con tecnologia radio fixed wireless.

La copertura totale raggiunta sarà oltre il 99% delle unità immobiliari nelle aree bianche messe a gara nelle 16 regioni. Aggiudicate le prime due gare, il piano Banda Ultralarga  “Aree Bianche” si concluderà con la terza gara da avviare entro fine anno, per coprire le residue aree bianche di Calabria, Puglia e Sardegna.

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