Condividi

Fiat: mobilità Pomigliano? Commenti inesatti, non c’è urgenza

Dal Lingotto precisano che “nessuna iniziativa può essere avviata dall’azienda prima della conclusione della procedura, ovvero come minimo 45 giorni dall’avvio” – “Il rientro al lavoro di questi lavoratori è unicamente condizionato dalla domanda del mercato”.

Fiat: mobilità Pomigliano? Commenti inesatti, non c’è urgenza

“Le iniziative annunciate dalla Fip di Pomigliano d’Arco stanno originando commenti in molti casi non pertinenti e inesatti. L’azienda precisa che la procedura di mobilità ha un iter e dei tempi tecnici prestabiliti per consentire ai soggetti preposti e alle organizzazioni sindacali di esaminarne le motivazioni”. Lo ha comunicato oggi Fiat, cercando di mettere un freno alle polemiche sui fatti di Pomigliano d’Arco, che ieri hanno visto scendere in campo anche i ministri Corrado Passera e Elsa Fornero in difesa dei lavoratori. Lo scontro riguarda la decisione del Lingotto di mettere in mobilità nello stabilimento campano 19 lavoratori, in modo da fare posto agli altrettanti operai iscritti alla Fiom di cui il giudice del lavoro ha imposto il reintegro, stabilendo che erano stati licenziati per motivi di discriminazione sindacale. 

“Nessuna iniziativa può essere avviata dall’azienda prima della conclusione della procedura – si legge ancora nella nota della Fiat -, ovvero come minimo 45 giorni dall’avvio, e cioè dal 31 ottobre scorso. Non vi è pertanto alcuna urgenza. I 19 ricorrenti sono titolari di un rapporto di lavoro a tempo indeterminato con Fiat Group Automobiles, che non si è mai interrotto, e attualmente fruiscono come altri più di 1000 dipendenti del comprensorio di trattamento di cassa integrazione, oggetto di specifico accordo sindacale firmato il 6 luglio 2011. Il rientro al lavoro di questi lavoratori, con passaggio alla società Fip, è unicamente condizionato dalla domanda del mercato dell’auto italiano ed europeo, attualmente molto al di sotto delle previsioni”.

Commenta