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Fiat in tribunale per il 3,3% di Chrysler: niente accordo con Veba su prezzo opzione

Il fondo Veba, gestito dal sindacato Usa Uaw, non ha contestato il diritto di Fiat di acquistare la quota, ma le parti non hanno raggiunto un accordo sul prezzo – La controllata americana del Lingotto si rivolge così al Court of Chancery del Delaware.

Fiat in tribunale per il 3,3% di Chrysler: niente accordo con Veba su prezzo opzione

Difficoltà per Fiat nella scalata a Chrysler. Il Lingotto non ha trovato un accordo sul prezzo dell’opzione (esercitata il 3 luglio) per rilevare il 3,32% della casa americana dal fondo Veba, gestito dal sindacato Usa Uaw.

La controllata Fiat North America “ha avviato un giudizio di accertamento dinnanzi al Court of Chancery del Delaware – scrivono da Torino – per ottenere conferma del prezzo che dovrà essere pagato per la partecipazione pari a circa il 3,3% del capitale di Chrysler Group LLC, che il Veba dovrà cedere a Fiat in forza del contratto di opzione concluso tra le parti il 10 giugno 2009″.

Veba non ha contestato il diritto di Fiat di acquistare la quota, ma “le parti non hanno raggiunto un accordo in merito al prezzo che dovrà essere pagato da Fiat per tale partecipazione in base al contratto di opzione. Di conseguenza, Fiat ha chiesto l’intervento del tribunale come previsto dall’accordo”, si legge ancora nella nota. 

“L’iniziativa di oggi  serve a risolvere una questione contrattuale tra Fiat e Veba in merito alla formula prevista per determinare il prezzo di esercizio della call option di Fiat su una parte della partecipazione del Veba in Chrysler – ha commentato l’amministratore delegato di Fiat, Sergio Marchionne -. Malgrado non si sia potuta risolvere la questione senza l’intervento del tribunale, siamo fiduciosi di poter giungere ad una soluzione in tempi rapidi. Il rapporto di collaborazione di Chrysler con Uaw continua ad essere solido e non è in alcun modo influenzato dalla soluzione di tale questione. E’ necessario l’intervento del tribunale per applicare una specifica formula di prezzo concordata nel 2009 e pertanto non correlata all’attuale valore di Chrysler”. 

Con il perfezionamento dell’acquisto, Fiat avrà in tasca una partecipazione del 61,8% in Chrysler.  

A metà mattina il titolo del Lingotto è in leggero ribasso a Piazza Affari.

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