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Ferrari, il trionfo di Sebastian Vettel

GP MALESIA – Il pilota tedesco porta la scuderia di Maranello sul podio più alto dopo 676 giorni dall’ultima vittoria. L’urlo del vincitore via radio: “Sì ragazzi, grazie, grazie daiii! Forza Ferrari!”. Arrivabene: “Gara di tutti e due i piloti, grande squadra” – E Marchionne: “Complimenti per una gara sensazionale. Sono felice per tutti i tifosi”

Ferrari, il trionfo di Sebastian Vettel

Il trionfo di Sebastian Vettel. Può essere riassunto così il Gran Premio della Malesia, vinto dalla Ferrari del tedesco con grande autorità, portando la scuderia di Maranello sul gradino più alto del podio 676 giorni dopo l’ultima volta. Vettel è stato protagonista di una gara perfetta, gestita in maniera esemplare dal box nelle fasi cruciali.

Al via Lewis Hamilton ha mantenuto la prima posizione, con Vettel bravo a chiudere la porta in faccia a Rosberg (partito terzo) e a mantenere la seconda piazza. Sfortunato l’altro ferrarista Raikkonen: toccato da Nasr, il finlandese ha dovuto percorrere un giro intero con una gomma bucata, e dopo il cambio si è ritrovato ultimo. La svolta al quarto giro: a causa di un testacoda di Ericsson è entrata in pista la safety car, e il box Mercedes ha immediatamente chiamato entrambi i piloti al cambio gomme, mentre la Ferrari ha deciso di lasciare in pista Vettel, che alla ripartenza è volato solitario in testa alla gara inanellando una serie preziosissima di giri veloci.

Dopo il suo pit stop (17° giro), il tedesco della Ferrari si è ritrovato terzo dietro Hamilton e Rosberg, ma con un passo gara nettamente migliore grazie alle gomme fresche, cosa che gli ha permesso di passare prima Rosberg (22° giro) e poi Hamilton (25° giro), in occasione del ritorno ai box dell’inglese. Da sottolineare anche la strepitosa gara di Raikkonen, capace di rimontare dall’ultimo al quarto posto.

Vettel si è fermato per il suo secondo e ultimo pit stop al 37° giro, uscendo davanti a Rosberg, guadagnando poi la prima posizione quando Hamilton si è fermato per la sua terza sosta (scelta obbligata a causa del primo cambio quando c’era la safety car). A quel punto è iniziato un lungo conto alla rovescia fino alla bandiera a scacchi, con le Mercedes incapaci di rimontare la Ferrari di Vettel che è volato solitario fino al trionfo. E alla bandiera a scacchi le sue urla di gioia in italiano via radio: “Sì ragazzi! Grazie mille, grazie, grazie, daiiii, forza Ferrari!!!!!”. Hamilton è arrivato secondo, Rosberg terzo, quarto Raikkonen davanti alla coppia Williams Bottas-Massa, quindi il duo delle Toro Rosso Verstappen-Sainz Jr, davanti a Kvyat e Ricciardo, doppiati con le Red Bull.

La Ferrari è tornata, e lo ha fatto nel migliore dei modi, battendo in pista i rivali della Mercedes: “Giornata fenomenale – ha detto Vettel – è un pò che non salivo sul gradino del podio più alto, è la prima volta con la Ferrari, non ho parole. Ci sono stati grandi cambiamenti questo inverno, l’accoglienza è stata incredibile. Sono felicissimo, orgoglioso, la macchina è ottima, è andato tutto benissimo, sono emozionato, è una giornata speciale che mi porterò per sempre dentro. La Ferrari ha lavorato in modo fenomenale. Arrivare a Maranello era un sogno che si avverava, guardavo Schumacher, era il mio mito. Oggi guido la sua macchina, è incredibile”.

“Siamo contenti, avevamo detto due vittorie e per quest’anno una è fatta – ha detto il team principal Maurizio Arrivabene – Grande gara di tutti e due i piloti, grande squadra e grande lavoro di Maranello. C’è tutta un squadra che si muove, questa macchina non ha un papà, ma trecento. E ora dico piedi per terra e testa bassa”. Gli ha fatto eco anche Sergio Marchionne, colui che ha voluto e portato avanti la rivoluzione degli ultimi mesi: “Complimenti a Sebastian Vettel e Kimi Raikkonen per una gara sensazionale. Sono felice per tutti i tifosi che aspettavano da troppo tempo una giornata così. Forza Ferrari. Grazie di cuore a Maurizio Arrivabene, alle donne e agli uomini della Scuderia. Quello che abbiamo visto oggi è il risultato dell’incredibile duro lavoro degli ultimi mesi, un lavoro fatto in silenzio e con umiltà come fa una grande squadra”.

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