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Export in Spagna: tutte le condizioni sugli imballaggi da rispettare

Madrid ha aggiornato le norme nazionali sul packaging in virtù del principio della Responsabilità Estesa del Produttore (REP). Ecco le novità per le imprese esportatrici

Export in Spagna: tutte le condizioni sugli imballaggi da rispettare

L’Unione europea ha adottato una serie di direttive sugli imballaggi e sui rifiuti di imballaggio per promuovere la gestione sostenibile di questi ultimi. La prima di queste è stata la direttiva n. 94/62/CE che ha introdotto l’obbligo di contribuzione finanziaria per i produttori di imballaggio per la gestione dei rifiuti generati dai loro prodotti durante tutto il ciclo di gestione. Successivamente, la direttiva n. 2004/12/CE ha stabilito nuovi obiettivi nazionali per il riciclaggio degli imballaggi e, infine, nel 2018, la direttiva Ue n. 2018/852 ha introdotto nuove disposizioni per gli imballaggi, rafforzando il principio EPR e stimolando ulteriormente la progettazione sostenibile.

Ultimamente anche la Spagna ha adottato il principio della Responsabilità Estesa del Produttore (REP) secondo cui chi immette nel territorio spagnolo imballaggi o prodotti imballati dovrà occuparsi della loro gestione quando diventeranno rifiuti.

Che cosa cambia per gli esportatori italiani?

Nel dettaglio, la Spagna richiede i seguenti adempimenti a garanzia di un’economia circolare per gli imballaggi immessi sul suo territorio.

  • L’organizzazione di un sistema autonomo di raccolta, riciclo e smaltimento dei rifiuti di imballaggio a proprie spese e su tutto il territorio nazionale.
  • In alternativa, l’adesione ad uno SCRAP (Sistema Colectivo de Responsabilidad Ampliada del Productor), organizzazione esistente dedicata alla corretta gestione del fine vita degli imballaggi per conto dei propri membri. L’adesione prevede la firma di un contratto con lo SCRAP e costi iniziali di adesione.
  • Dichiarazioni periodiche dei quantitativi di imballaggi immessi sul territorio spagnolo e successivo pagamento delle fatture relative agli eco-contributi da versare.
  • Redazione e trasmissione di un Piano di Prevenzione rifiuti (PEP – Planes empresariales de prevención) della durata di 3 anni.
  • Iscrizione al Registro dei produttori del Ministero per la transizione ecologica e la sfida demografica. Dopo aver aderito allo SCRAP di riferimento, è necessario darne segnalazione al Ministero tramite iscrizione al registro MITERD. Per le aziende straniere che immettono prodotti confezionati sul mercato spagnolo tramite vendita diretta o a distanza, è necessario avere un rappresentante autorizzato in Spagna per l’iscrizione al Registro MITERD.

Le dichiarazioni periodiche devono partire dal 2021 e 2022. Per chi effettua un’adesione tardiva allo SCRAP, la dichiarazione deve essere presentata entro un mese dal ricevimento del contratto da parte dello SCRAP.

Per gli imballaggi commerciali e industriali l’obbligo entrerà in vigore a partire dal gennaio 2025. Fino al dicembre 2024 le dichiarazioni relative agli imballaggi commerciali e industriali possono essere fatte in modo volontario. 

Inoltre, è in fase di completamento l’istituzione dei nuovi SCRAP spagnoli dedicati ai prodotti in plastica monouso che non sono imballaggi (p.e. contenitori per cibo e per bevande).

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