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Eurozona, la recessione si aggrava: Pmi ai minimi dal 2009

L’indice Pmi di Markit sulla produzione è calato fra settembre e ottobre da 49,1 a 47,2 punti – L’indice flash PMI manifatturiero è sceso invece da 48,5 a 47,3 punti – Netto calo della dei nuovi ordini di beni e servizi.

Eurozona, la recessione si aggrava: Pmi ai minimi dal 2009

E’ sempre più recessione per l’Eurozona. Ad ottobre l’indice Pmi di Markit sulla produzione è calato a 47,2 punti, dai 49,1 registrati a settembre. L’indice flash PMI manifatturiero è sceso invece da 48,5 a 47,3 punti. Si tratta dei livelli più bassi dal luglio 2009.

I numeri riflettono un indebolimento della domanda di beni e servizi. I nuovi ordini sono calati per il terzo mese consecutivo, registrando la contrazione maggiore da giugno 2009. I produttori manifatturieri, invece, hanno subito per il quinto mese consecutivo un calo dei nuovi ordini, con un tasso di diminuzione ai massimi da maggio del 2009. Quanto ai nuovi ordini destinati all’esportazione, sono diminuiti per il quarto mese consecutivo con il declino più rapido dal giugno del 2009.

“Il Pmi mostra un aumento del rischio che la zona euro ricada nella recessione – ha commentato Chris Williamson, Chief Economist per la Markit -. L’economia ha cominciato il quarto trimestre con un tasso di contrazione in accelerazione ai massimi da luglio del 2009. Gli indicatori che guardano al futuro, come l’ulteriore abbassamento delle previsioni di crescita nel terziario nei prossimi dodici mesi e l’occupazione a livelli di quasi stagnazione, suggeriscono che le aziende si stiano preparando a che la situazione continui a peggiorare”.

Inoltre, la contrazione “non sta avvenendo solo nei paesi periferici – ha proseguito Williamson -. La Francia ha visto un calo della produzione del settore privato per la prima volta in oltre due anni, provocato da un preoccupante netto peggioramento nel settore terziario. Intanto il settore manifatturiero della Germania (paese di punta per il recupero della regione) adesso è anche in fase di declino. L’unica nota positiva sembra essere il netto rallentamento delle pressioni sui prezzi che ha accompagnato la crisi, specialmente nel manifatturiero, dove i prezzi d’acquisto sono diminuiti per la prima volta in oltre due anni”.

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