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Europa verso le sanzioni anti-Putin sull’energia ma Borse al rallentatore. Dollaro e petrolio in salita

Partenza al rallentatore per le Borse dell’Europa, che si prepara alle sanzioni sull’energia – A Piazza Affari banche sotto i riflettori – Twitter dice di no a Musk

Europa verso le sanzioni anti-Putin sull’energia ma Borse al rallentatore. Dollaro e petrolio in salita

Si profila un’apertura all’insegna della prudenza per i mercati finanziari europei. I future dell’Eurostoxx segnalano una partenza al ribasso dei listini azionari in un quadro dominato dalla ripresa del petrolio, sui massimi da due settimane, e dal rafforzamento del dollaro sull’euro, trattato a 1,077. Gli operatori, alle prese con l’aumento dell’inflazione, si preparano alle nuove sanzioni contro Mosca, che potrebbero riguardare l’energia. La cautela è suggerita anche dall’andamento dei mercati asiatici, a partire dalla Cina, frenata dall’estenuante lockdown che riguarda 400 milioni di persone, distribuite in 45 città. Calcola Nomura che questa porzione del Paese produce il 40% del Pil (pari a 7.200 miliardi di dollari).

Frena Hong Kong, il Pil cinese non convince

L’indice CSI 300 dei listini di Shanghai e Shenzen arretra dello 0,5%. Fa peggio Hong Kong (-1,7%). Bilibili, la piattaforma dei video game in streaming, perde oltre il 10% dopo l’avvertimento delle autorità di Pechino a tutto il settore: la Cyberspace Administration sta per iniziare una serie di ispezioni.

Non ha impressionato più di tanto il dato sul Pil del primo trimestre diffuso a Pasqua, da cui risulta una crescita del 4,8%. Un risultato migliore del previsto, che tiene conto solo in parte degli effetti del crollo delle vendite al dettaglio (-3,5%), che, nota il Financial Times, hanno registrato il peggior risultato dal luglio 2020. Anche il settore costruzioni ha fatto segnare una contrazione del 2%, pur in lieve miglioramento dal -2,9% del quarto trimestre.

Il Nikkei di Tokyo guadagna lo 0,5%. Salgono anche i mercati della Corea del Sud (+1%), di Singapore (Straits Times +0,6%) e di Taiwan (Taipex +0,7%). Sulla parità il BSE Sensex di Mumbai.

*Piatta Wall Street, bene Bank of America

Seduta interlocutoria ieri a Wall Street, con scambi modesti. L’S&P500 ha chiuso invariato. Entra sempre più nel vivo la stagione delle trimestrali: bene Bank of America: +3% dopo risultati. Crollano i prezzi del broker Charles Schwab (-9,4%): è la conferma del calo dei volumi del mercato azionario.

Sempre caldo il fronte di Twitter (+4,8%) dopo l’adozione delle “poison pill” adottate dal board per contrastare la scalata di Elon Musk. Il fondo Apollo ha annunciato di esser pronto a scendere in campo per sostenere un’offerta sul social media.

Oggi saranno annunciati i conti di Halliburton, IBM, Johnson & Johnson e Lockheed Martin. Stasera c’è Netflix.

T Bond ancora in fermento. Sale il rischio recessione

La Pasqua non ha allentato la tensione sui mercati obbligazionari. Ieri i T-bond decennali Usa hanno aperto le contrattazioni a 2,884%, in ulteriore rialzo rispetto ai prezzi di giovedì (2,846%), già record dal novembre 2018.

A dominare la scena, in attesa della riunione di primavera del Fondo Monetario, è la spada di Damocle della recessione, data al 35% di probabilità entro due anni da Jan Hatzius di Goldman Sachs.

In questo contesto, scrive Jon Hilsenrath del Wall Street Journal (da sempre la voce più vicina ai vertici della Fed), “la Banca centrale sta cercando di eseguire una manovra che non gli è mai riuscita negli ultimi anni: aumentare i tassi senza danneggiare l’occupazione”.

Problemi in Libia, il petrolio vola

Da segnalare l’aumento delle quotazioni del petrolio, salito oltre i 113 dollari al barile sull’onda del blocco della produzione in due giacimenti della Libia, a conferma che l’equilibrio del mercato dell’energia è più precario che mai.

Saranno Luigi Di Maio e Roberto Cingolani a rappresentare il governo italiano nella missione in Angola e Congo di domani, in assenza del premier Mario Draghi risultato positivo al Covid. Resta al centro dell’azione di governo quello che è stato ribattezzato il “tour del gas” in Africa, in previsione della necessità di riempire gli stoccaggi per far fronte ai mesi freddi e, nell’arco di due o tre anni, emanciparsi dalle forniture provenienti dalla Russia.

Derby francese sulle polizze di Banco Bpm

Da segnalare in Piazza Affari Banco Bpm, che domani staccherà una cedola di 0,19% euro, pari al 6,98% rispetto agli ultimi prezzi. Ma ad accendere l’attenzione sarà la partita delle partecipazioni assicurative. Il Credit Agricole, da pochi giorni primo azionista di Bpm con una quota del 9,2%, ha avanzato un’offerta non vincolante per le attività bancassicurative della banca ex popolare con l’obiettivo di espandere il business con Banco Bpm, vendendo polizze assicurative tramite i suoi sportelli. Ma il business bancassicurativo di Banco Bpm interessa anche ad Axa, che secondo Bloomberg nei giorni scorsi si era fatta avanti offrendo circa 1,5 miliardi di euro per tutte le attività nella bancassicurazione di Banco Bpm.

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