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Energia, pronta la Sen: consultazioni al via

I ministri Calenda e Galletti hanno lanciato la Strategia energetica nazionale: la metà dei consumi elettrici dovrà essere coperta da fonti verdi entro il 2030. Gas pilastro nella transizione verso il verde, sviluppo di bioraffinerie e biocarburanti al posto del petrolio. Trenta giorni per inviare le osservazioni ai ministeri, poi il governo adotterà la versione definitiva

Energia, pronta la Sen: consultazioni al via

Entro il 2030 almeno la metà dei consumi elettrici sarà coperto da fonti rinnovabili. E’ questa una delle scelte qualificanti della Sen, la Strategia elettrica nazionale, che i ministri dello Sviluppo Carlo Calenda e dell’Ambiente Gian Luca Galletti hanno lanciato lunedì, aprendo le consultazioni ufficiali sul documento che segna le indicazioni strategiche in materia di energia da qui al 2030. Ora c’è un mese di tempo per inviare osservazioni e proposte ai due ministeri, prima della stesura e approvazione definitiva.

Dopo una lunga attesa e tempi di elaborazione più lunghi di quelli programmati, la Sen è dunque arrivata al punto cruciale. “Sebbene le analisi di scenario eseguite a supporto di questa proposta di strategia – afferma il messaggio rivolto dai due ministri – evidenziano che l’Italia rispetterebbe gli impegni europei al 2030 con una quota di rinnovabili del 24%, riteniamo che si possa e si debba andare oltre e abbiamo indicato per le rinnovabili un obiettivo minimo del 27%, che si tradurrà, per il settore elettrico, nella copertura di almeno la metà del consumo con fonti rinnovabili“. Sempre nel settore elettrico i ministri sollecitano un’accelerazione della decarbonizzazione  “avviando rapidamente gli interventi che consentiranno di azzerare l’utilizzo del carbone nel settore elettrico al massimo entro il 2030“. Un obiettivo molto impegnativo e ravvicinato considerato che Enel punta alla decarbonizzazione globale (zero emissioni) delle proprie produzioni entro il 2050 e conta di uscire dal carbone nell’arco dei prossimi 15 anni.

La strategia del governo italiano, il giorno successivo alla chiusura del G7 Ambiente che si è svolto a Bologna, punta su tre pilastri: “aumentare la competitività del Paese allineando i prezzi energetici a quelli europei, migliorare la sicurezza dell’approvvigionamento e della fornitura, decarbonizzare il sistema energetico in linea con gli obiettivi di lungo termine dell’Accordo di Parigi , che vanno confermati come irreversibili”.

Per raggiungere i tre obiettivi competività-decarbonizzazione-sicurezza, “essenziale sarà il ruolo dell’efficienza energetica, in grado di cogliere contemporaneamente i tre obiettivi e di contenere la spesa energetica di famiglie e imprese, così come andranno rivisti gli strumenti di funzionamento dei mercati energetici per aumentarne la competitività”.

La Sen punta sulle rinnovabili ma assegna al gas un ruolo fondamentale: “Dovrà svolgere un ruolo essenziale per la transizione, nella generazione elettrica, nella fornitura di servizi al mercato elettrico e negli altri usi, tra cui il GNL nei trasporti pesanti e marittimi. Perdurando un contesto geopolitico complesso, per salvaguardare la sicurezza degli approvvigionamenti saranno quindi messi in campo interventi per diversificare le rotte di provenienza, ed eliminare il gap di costo con gli altri Paesi europei”. E’ quel che sta accadendo con la realizzazione del gasdotto Tap in Puglia che importa gas dall’Azerbaijan.

Infine, il petrolio: la Sen spinge per una “razionalizzazione del settore downstream petrolifero, andando verso le bioraffinerie e l’uso di biocarburanti sostenibili al posto di quelli derivanti dal petrolio, in particolare sviluppando le filiere nazionali del biometano e l’economia circolare”.

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