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Energia: il Mise celebra 60 anni di attività minerarie in Italia

Dalla Supercortemaggiore al gas in Val Padana, alla Sen dei nostri giornipi: l’Italia ha importanti riserve di idrocarburi e ne ha celebrato la storia, al ministero dello Sviluppo (Mise), ricordando i 60 anni da quando è stato istituito l’Unmig, la direzione del ministero dello Sviluppo (allora ministero dell’Industria) che ne ha seguito passo passo tutta la crescita e lo sviluppo.

  “Oggi ricordiamo la storia delle attività minerarie ed energetiche nel nostro Paese – ha ha detto il vice ministro Teresa Bellanova – , una storia scritta da donne e uomini che con la loro professionalità e senso dello Stato hanno contribuito e contribuiscono allo sviluppo economico e sociale dell’Italia. Adesso siamo di fronte ad uno scenario differente, delineato dalla nuova Strategia Energetica Nazionale, nel quale occorre ripensare le politiche di sviluppo in chiave di recupero ambientale e di economia circolare: anche in tale contesto queste professionalità troveranno adeguata valorizzazione, affinché la transizione energetica possa essere supportata dalla massima attenzione alla sicurezza delle persone e dell’ambiente, dalla valorizzazione delle competenze esistenti sui territori, dalla salvaguardia dell’occupazione e da un uso efficiente del know-how tecnologico oggi disponibile”.

Per l’occasione, la Direzione generale per la sicurezza anche ambientale delle attività minerarie ed energetiche (DGS UNMIG) ha presentato il volume UNMIG 1957-2017.  “Una pubblicazione nata dalla volontà dei protagonisti di questa storia di raccontarne i momenti più significativi per facilitare la comprensione delle trasformazioni che hanno contraddistinto l’evoluzione e l’innovazione di un’importante articolazione del sistema industriale italiano – l’industria degli idrocarburi e delle tecnologie collegate” ha affermato Ombretta Coppi, Responsabile dell’ufficio cartografia della DGS-UNMIG, da cui è nata l’idea della pubblicazione.

Franco Terlizzese, direttore generale della DGS UNMIG, ha evidenziato che dalla ricostruzione storica dei suoi 60 anni emerge per l’UNMIG un ruolo da protagonista nell’assicurare il governo di una crescente complessità del contesto e delle aspettative, nonché di promotore di norme sulla sicurezza nelle attività upstream con le quali l’Italia contribuisce alla sicurezza del Mediterraneo e rappresenta un esempio virtuoso per tanti altri Paesi nel mondo.

La partecipazione attiva dell’Italia nei consessi europei e internazionali dedicati al mare ha consentito al nostro Paese di avere un ruolo riconosciuto di leader nelle politiche marine.

Gilberto Dialuce, direttore generale della DGSAIE, ha ricordato l’importanza della collaborazione dell’UNMIG nei processi finalizzati all’individuazione delle migliori condizioni di natura tecnica  per l’implementazione delle scelte strategiche a favore della certezza della fornitura energetica e per il possibile riutilizzo delle infrastrutture e siti minerari,  collaborazione che risulta ancora più importante in prospettiva futura in relazione all’esigenza di attuare il percorso al 2030  per anticipare e gestire la transizione  del sistema energetico”.

“La storia dell’UNMIG parte da lontano” – ha ricordato Pietro Cavanna, presidente di Assomineraria(settore Idrocarburi e geotermia) – “e in questo forte radicamento risiede la sua forza nel rappresentare un punto di riferimento per tutti gli operatori e gli enti, a inclusione di quelli pubblici e no-profit esistenti su diversi territori a vocazione industriale, che oggi sono determinati a favorire una educazione e una formazione professionale negli ambiti più innovativi dell’industria energetica”.

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