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Elon Musk vola verso i mille miliardi. Torna Evergrande

Wall Street brucia un nuovo record, Pay Tal punta Pinterest e Nestlè va al massimo. Rivincita di Alibaba in Cina. A Milano Erg e Alerion sotto i riflettori. Del Vecchio sale ancora in Generali, supera il 5,5%

Elon Musk vola verso i mille miliardi. Torna Evergrande

I segnali di aumento dei prezzi si moltiplicano in Usa, dove i Treasury bond veleggiano sui massimi così come in Europa, dove Eurostat segnala un aumento a settembre del 3,4% rispetto al 3% precedente. Ma il Toro non si spaventa perché, almeno finora, a fronte dell’aumento dei costi (non solo materie prime, ma anche salari) le trimestrali Usa dimostrano che le aziende sono ancora in grado di macinare buoni profitti. Si spiega così l’inattesa primavera fuori stagione di Wall Street che torna a macinare nuovi record. Ieri è toccato al Dow Jones, con un nuovo top assoluto. E l’energia del Toro sembra in grado di contagiare sia l’Asia, nonostante i brividi che promette il caso Evergrande, che l’Europa, da oggi impegnata a capire cosa cambierà nella politica economica tedesca dopo l’uscita di scena di Jens Weidmann, il “falco” devoto ad Angela Merkel. 

EVERGRANDE TORNA IN BORSA: -10%

  • In questa cornice risulta per ora limitato l’impatto del tracollo imminente di Evergrande. Il titolo, rientrato sul listino stamane ha perduto il 10% nonostante la nuova proroga ottenuta per il pagamento di interessi per 260 milioni di dollari. Ma è fallita la trattativa per vendere una quota della società di servizi del gruppo che avrebbe permesso di far fronte agli interessi più urgenti. A fine settimana scade infatti, la moratoria sul debito.

CORRE ALIBABA. JACK MA FESTEGGIA SULLO YACHT

  • La crisi del mattone cinese rende ancor più clamorosa la rivincita di Alibaba, il campione della new economy cinese in ascesa del 10% a Hong Kong, al quarto giorno di rialto. Jack Ma, intanto, veleggia alle Baleari con 15 ospiti sul suo superyacht.   
  • Cala Hong Kong -0,3%, ma il Csi 300 di Shanghai e Shenzhen è in modesto rialzo.  L’intervento delle autorità sui prezzi dell’energia dà intanto i primi frutti: il carbone è in calo del 9%.
  • Contrastate le altre borse dell’ Asia Pacifico: Nikkei di Tokyo -1,3%, sulla parità i listini dell’Australia, della Corea del Sud e dell’India.

TESLA SEGNA NUOVI RECORD, PAY PAL PUNTA A PINTEREST

  • Future di Wall Street stamane in calo. Ieri, oltre al record del Dow +0,43% a 35.609 punti, è proseguita per la settima seduta di fila la marcia dell’indice S&P +0,37%. Segna il passo invece il Nasdaq -0,05%.
  • In lieve flessione il titolo Tesla che pure chiude il terzo trimestre con un utile sopra le attese. I ricavi si sono attestati a 13,76 miliardi di dollari, in rialzo del 57% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno, Pesa sulla società il rischio di un calo delle consegne, causa crisi dei chips. Ma Elon Musk può consolarsi: secondo Morgan Stanley sarà il primo uomo a diventare trilionario (oltre mille miliardi di patrimonio) grazie al decollo di Space X.
  • Si profila intanto l’ennesimo affare del secolo: Pay Pal (in origine altra creatura di Musk) sta per compare Pinterest per  40 miliardi di dollari con l’obiettivo di rivoluzionare l’e-commerce.

TREASURY IN ASCESA, SCORTE DI PETROLIO USA IN CALO 

  • Il Treasury Note a dieci anni tratta a 1,66%, sui massimi di periodo. Il tasso decennale corretto per l’inflazione, lo strumento di copertura che fornisce un’anticipazione sulle aspettative del caro vita, si spinge sui massimi dal 2013 a 2,60%.

    Euro dollaro a 1,166, in lieve apprezzamento. Corre su nuovi massimi il Bitcoin.

     Il petrolio WTI  è sui massimi dal 2014 all’indomani della pubblicazione dei dati sulle scorte di greggio degli Stati Uniti. Le riserve strategiche sono scese di 0,5 milioni di barili, il consensus di Bloomberg si aspettava al contrario un piccolo incremento.

NON SOLO MERKEL: WEIDMANN LASCIA LA BUNDESBANK.

“Sono giunto alla conclusione che più di 10 anni sono una buona misura di tempo per voltare pagina, per la Bundesbank, ma anche per me personalmente”. Così, a sorpresa, mercoledì Jens Weidman ha annunciato le dimissioni dalla guida della Bundesbank “per motivi personali”. Con largo anticipo rispetto alla scadenza naturale (cinque anni). Il banchiere, già membro dello staff di Angela Merkel, se ne va assieme alla Cancelliera, probabilmente convinto che sarà assai più difficile collaborare con i nuovi vertici della Repubblica Federale. Ma anche nel momento dell’addio il leader dei falchi non fa ammenda: “Non bisogna guardare unilateralmente ai rischi deflazionistici ma nemmeno perdere di vista i potenziali pericoli inflazionistici”, ammonisce nel giorno in cui Eurostat ha certificato l’accelerazione dell’inflazione nell’area euro al 3,4% su base annua a settembre, sui massimi dal 2008. Lo strategist di Ing Carsten Brzeski, sospetta che, prima di andarsene, Weidman voglia dare battaglia per l’ultima volta al direttorio di inizio novembre. “Se riuscirà a far fissare alla Bce una data per ridurre gli acquisti di asset, il presidente della Buba chiuderà l’avventura con un successo”. Dopo tutte le sconfitte inflittegli da Mario Draghi.

SPREAD A 104. PIOGGIA DI RICHIESTE PER IL GREEN BTP

L’uscita dalla scena del banchiere tedesco non ha però provocato alcun scossone al mercato obbligazionario. 

Lo spread chiude in calo a 104 punti. Ill rendimento del Btp decennale scende allo 0,915%. Il Bund chiude a -0,11%

 Il Tesoro ha riaperto per 5 miliardi le sottoscrizioni del Btp Green, lanciato a marzo, con ordini superiori ai 55 miliardi, oltre 11 volte l’offerta. Il rendimento del titolo scadenza 30 aprile 2045 è stato fissato a +10 punti base sul tasso del Btp marzo 2041, dopo prime indicazioni in area +12 punti base. Il prezzo di reoffer è di 96,717 per un rendimento pari a 1,676%, cedola 1,5%.

PIAZZA AFFARI VOLA. FMI: ITALIA IN FORTE RIPRESA

Caute le Borse europee in lieve rialzo. Ma c’è un’eccezione: Piazza Affari +0,95% a quota 26,581 punti oltre la barriera dei 26,500 punti finora inviolata. 

Al di là dei fuochi d’artificio sul listino, ad infondere ottimismo contribuiscono le parole del direttore del Dipartimento europeo del Fondo monetario internazionale, Alfred Kammer, secondo il quale la campagna vaccinale ha rappresentato per il Belpaese un punto di svolta. L’Italia è oggi in “forte ripresa”, grazie al “successo della risposta politica” che, con le misure adottate, ha protetto la struttura dell’economia e consentito “una ripartenza” a gran ritmo.

TRIMESTRALI: NESTLÈ RECORD, SOFFRE AKZO NOBEL

In questa cornice Francoforte è piatta, frenata soprattutto dal settore auto; Parigi sale dello 0,54%, grazie al rimbalzo dei titoli del lusso; Amsterdam +0,37%; Madrid +0,26%; Londra +0,06%. 

In grande evidenza Nestlè +2,66% dopo i conti e, soprattutto, le previsioni ottimistiche nonostante la pressione dell’inflazione.

Al contrario, chiude in rosso il produttore olandese di vernici e rivestimenti Akzo Nobel, che ha mostrato utili trimestrali in calo a causa dei rincari delle materie prime e dalle interruzioni nella catena di approvvigionamento, che continueranno fino alla metà del 2022. 

Perde colpi anche Asml Holdings, fornitore chiave per i produttori di chip per computer, con valutazioni di vendita per il quarto trimestre inferiori alle stime di alcuni analisti.

KERING RECUPERA L’EFFETTO CINA. PRECIPITA RENAULT -7%

A Parigi Kering limita le perdite allo 0,58% dopo aver patito un ribasso fino al 6-7% nel timore di un minore appeal di Gucci sui consumatori cinesi. Al contrario sale alla vigilia dei conti Hermès +2%.

La perdita più pesante è quella di Renault: -7% dopo aver aggiornato al ribasso (meno 200 mila pezzi) le stime di produzione afflitte dalla carenza di chips.

L’OPA SU FALK RENEWABLES (+14%) CARICA MILANO 

In attesa che cominci anche nel Bel Paese la stagione delle trimestrali, Piazza Affari prende il volo grazie alle utility ed ai finanziari.

La seduta è stata galvanizzata fin dalle prime battute dalla notizia dell’accordo raggiunto per la cessione della quota di maggioranza di Falck Renewables al fondo infrastrutturale IFF che comporterà un’Opa sul capitale restante. Il titolo Falck Renewables è balzato del 14% circa a 8,72 euro, avvicinandosi al prezzo d’Opa.

IN VOLO ERG E ALERION, ENEL +2% GUIDA LE UTILITY 

  A ruota corre Erg in rialzo di oltre il 5%. Equita Sim ha inserito il titolo nella propria “focus list del portafoglio raccomandato”, confermando la raccomandazione buy e il prezzo obiettivo a 31,5 euro.

Nel comparto rinnovabili vola  Alerion +16,4%:

 Progressi anche per Enel +2%. Ben comprate anche le altre utility, il settore fanalino di coda del Ftse Mib. Tra i più gettonati A2A ed Hera.

I petroliferi, infine: Tenaris  +1,74%,  Saipem +1,59%, Eni +1,2%.

GESTITO, SOCGEN LANCIA AZIMUT E ANIMA  

 Altro settore effervescente il risparmio gestito: corre Azimut +4% ai massimi dal 2015, davanti ad Anima holding +3%. Socgen ha alzato il target su entrambi i titoli: Azimut passa a 24,5 euro da 21, Anima da 5 a 5,3.  

GENERALI, DEL VECCHIO NON SI FERMA. MEDIOBANCA +1,5%

Banche positive ma senza squilli: Mediobanca guadagna l’1,5% ad una settimana dall’assemblea. Continua la marcia di Banca Bpm +1,5%, poco mossa Unicredit.

Denaro su Generali +0,84%: Leonardo Del Vecchio ha arrotondato la propria quota salendo al 5,52%.

Stellantis +0,25% in recupero dalle perdite registrate in scia al calo di Renault a Parigi.

SECO +9%, PER GOLDMAN SACHS E’ BUY

Tra i titoli minori:

  • Balzo di oltre il 9% per Seco, su cui Goldman Sachs ha riavviato la copertura con “buy”, target a 11 euro.
  • Sale ancora, dopo  il debutto stellare (+125%) all’Aim il titolo Destination Italia +1,52%.

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