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Elezioni a Bologna, Merola grande favorito: primo turno o ballotaggio?

Il sindaco uscente del Pd raccoglie il 49,8% dei consensi secondo Demos – A sfidarlo ad un eventuale ballottaggio uno tra la leghista Lucia Bergonzoni, che promette di sgomberare case occupate e centri sociali, e il grillino Massimo Bugani, che si propone come unica alternativa alla “ditta Pd”. La sorpresa del sì di Merola al referendum contro il Jobs Act.

Elezioni a Bologna, Merola grande favorito: primo turno o ballotaggio?

A Bologna, c’è un chiaro favorito per le elezioni amministrative del prossimo 5 giugno. Si tratta del sindaco uscente Virginio Merola del Partito democratico (Pd), dato al 49,8% dall’ultimo sondaggio effettuato da Demos. L’unica domanda da farsi sembra essere se Merola riuscirà a spuntarla sin dal primo turno o se si dovrà ricorrere al ballottaggio. E’ probabilmente in questa chiave che va letta la sorprendente firma di Merola per il referendum promosso dalla Cgil contro il Jobs Act, firma che certamente non gli procurerà il plauso del premier Matteo Renzi che sarà venerdì a Bologna, ma che ha l’evidente obiettivo di raccogliere altri voti a sinistra per risolvere la partita elettorale al primo turno.

La probabile sfidante, in caso di ballottaggio, sarebbe la leghista Lucia Bergonzoni, sostenuta anche da Forza Italia e FdI, che, sempre secondo Demos, raccoglie il 17,7% dei consensi. Alle sue spalle il candidato grillino Massimo Bugani (16,5%), alla ricerca di un risultato significativo nella città in cui, con il primo VDay del 2007, si posero le basi per la nascita del Movimento.

Tra gli altri candidati, significativi i consensi per l’esponente della destra centrista Manes Bernardini (10,3%) e quelli per la Coalizione civica, a sinistra del Pd, che sostiene Federico Martelloni (4,7%). Gli altri quattro candidati sono Matteo Badiali dei Verdi, Ermanno Lorenzoni del Partito comunista dei lavoratori, Sergio Celloni di Gol (Giustizia, onore e libertà) e Mirko De Carli del Popolo della famiglia.

Sembra tutto, però, già pronto per la riconferma del 61enne Virginio Merola come primo cittadino della “Rossa”. Merola è un esponente di lungo corso dei partiti di sinistra e centrosinistra, molto attivo su base locale, ed è diventato sindaco nel 2011 dopo le dimissioni di Flavio Delbono e dopo un anno di commissariamento.

Aldilà di alcuni sgomberi decisi da prefettura e questura nell’ultimo periodo, il suo è stato un mandato tranquillo, anche se a Bologna le politiche del Pd nazionale sembrano non scaldare tanti cuori, come dimostra la scarsissima affluenza alle urne alle regionali del 2014.

La sfidante Lucia Borgonzoni, 39 anni, si piazza decisamente a destra nello spettro politico italiano, e promette di chiudere i centri sociali e di sgomberare le case occupate “dalle zecche”, oltre ad ostacolare l’arrivo di migranti non regolari.

Il grillino Massimo Bugani, che è stato ricandidato, dopo il 9,5% ottenuto nel 2011, senza passare per le “Comunarie”, si propone come “unica alternativa alla sempre più lobbistica ‘ditta’ Pd” e, nel suo programma, punta sul green, sullo stop agli irregolari e sull’attacco al “poltronificio Hera”.

L’unica incertezza, come detto, sembra riguardare l’eventualità di un ballottaggio. Nel caso, rimangono da capire le eventuali alleanze che potrebbero andarsi a formare. Dalla decisione di Merola di guardare a sinistra (Martelloni) o a destra (Bernardini), potrebbe dipendere la portata di un risultato che nel merito, la vittoria del sindaco uscente, sembra scontato.

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