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Dybala segna al 91° e regala l’Europa League alla Roma beffando la Juve : Mourinho resta, Allegri e Osimhen chissà

Roma e Atalanta in Europa League – Juve in Conference, Uefa permettendo – Spareggio Verona-Spezia per restare in A – Chi va e chi viene nel prossimo campionato

Dybala segna al 91° e regala l’Europa League alla Roma beffando la Juve : Mourinho resta, Allegri e Osimhen chissà

Atalanta e Roma vanno in Europa League, la Juve, Uefa permettendo, in Conference, Spezia e Verona rimandano il discorso salvezza allo spareggio di domenica prossima. Eccoli qui i verdetti della 38esima giornata di Serie A, l’ultima di un campionato stravinto dal Napoli, ma combattuto fino alla fine per tutti gli altri traguardi, tanto da doversi concludere con l’appendice sopraccitata. La domenica appena trascorsa ha regalato tantissime emozioni, ma nessun ribaltone di classifica: le posizioni, infatti, sono rimaste le stesse di prima, nonostante l’enorme mole di gol su tutti i campi.

Milan – Verona 3-1, Leao dà spettacolo, Ibra lascia il calcio

Cominciamo da San Siro e dalla vittoria del Milan sul Verona, che però non certifica la retrocessione dei gialloblù: la sconfitta dello Spezia contro la Roma, infatti, lascia le due “pericolanti” a quota 31 punti e rimanda tutto allo spareggio di domenica prossima (gara secca in campo neutro, luogo e ora ancora da definire). I rossoneri chiudono così la stagione nel migliore dei modi, anche perché il mattatore è proprio quel Leao applauditissimo dagli oltre 70mila sugli spalti, fresco di rinnovo contrattuale e autore di una doppietta strepitosa. Ad aprire i giochi, però, era stato Giroud su rigore (45+2’), fino a che l’Hellas non aveva trovato il pareggio con Faraoni (71’). Il match sembrava incanalarsi sul pareggio, ma poi è salito in cattedra il portoghese con due assoli da incorniciare, che sono valsi il 2-1 (85’) e il definitivo 3-1 (90+2’). La notizia più grossa, alla luce della sconfitta dello Spezia, è però arrivata a fine partita quando Ibrahimovic, osannato da tutto San Siro, non ha solo salutato il pubblico rossonero, ma il mondo del calcio. “È arrivato il momento di dire ciao al calcio, ma non al Milan – ha dichiarato lo svedese al termine del match -. Mi avete accolto a braccia aperte e sarò milanista a vita. Futuro da dirigente? Per ora non ci penso”.

Roma – Spezia 2-1, Mourinho ottiene l’Europa League e promette ai tifosi: “Resto qua”

Serata per cuori forti anche all’Olimpico, dove la Roma batte lo Spezia al fotofinish e conquista il sesto posto in classifica, l’ultimo utile per andare in Europa League. Non è stata una passeggiata, anzi i giallorossi hanno rischiato seriamente di non vincere e scivolare in Conference, complice il successo della Juve in quel di Udine. Sarebbe stata una beffa enorme per un club che, fino a pochi giorni fa, si giocava un trofeo e l’accesso diretto alla Champions, ma alla fine ci ha pensato il solito Dybala, decisivo nel trasformare un rigore pesante come un macigno in pieno recupero (90+1’). I liguri di Semplici, dal canto loro, recriminano per una salvezza sfumata sul più bello, ma allo stesso tempo possono esultare per la vittoria del Milan, che certifica lo spareggio col Verona. Certo, il gol iniziale di Nikolaou (6’) aveva illuso non poco, poi però la Roma, spinta dal solito sold out dell’Olimpico, ha pareggiato con Zalewski (43’) e cercato il 2-1 per tutto il secondo tempo: a trovarlo, come detto in precedenza, è stato Dybala su rigore, regalando al popolo giallorosso quantomeno la partecipazione all’Europa League. A fine partita Mourinho, squalificato e dunque assente in panchina, è sceso in campo per salutare i tifosi, lasciandosi andare a un gesto (“io resto qui”) che sa tanto di colpo di scena sul suo futuro.

Udinese – Juventus 0-1, Allegri enigmatico: “Il mio futuro? Chiedete alla società…”

Non serve a nulla così la vittoria della Juventus a Udine, se non a ribadire il terzo posto conquistato sul campo. Senza il meno 10, infatti, i bianconeri avrebbero chiuso a 72 punti come l’Inter, ma con gli scontri diretti a favore: una magra consolazione, alla luce delle sentenze già archiviate che vogliono dire Conference League, Uefa permettendo. Arrivasse un’ulteriore squalifica da Nyon, peraltro decisamente possibile, ecco che la Signora vedrebbe chiudersi anche l’ultima porta per l’Europa, a prescindere dal gol di Chiesa di ieri, che le ha permesso di concludere il campionato con una vittoria. A fare notizia però, più che il successo della Dacia Arena, sono le dichiarazioni di Allegri, decisamente diverse da quelle pronunciate fino a poche ore fa, vigilia compresa, in cui aveva sempre lasciato intendere di restare a Torino anche nella prossima stagione. “Sono orgoglioso di questa squadra e di questi uomini, hanno lavorato con grande professionalità, passione e pazienza – le parole del tecnico bianconero -. Devo ringraziare tutti quelli che hanno lavorato con me alla Continassa, ora ci penserà la società a pianificare come è normale che sia, c’è Calvo e dirà lui cosa farà il club l’anno prossimo. Se il 10 luglio sarò alla Continassa? Io faccio l’allenatore, queste domande dovete farle alla società”.

Napoli – Sampdoria 2-0, De Laurentiis pensa al futuro, ma Osimhen spaventa il popolo azzurro

A completare l’ultima giornata di campionato, oltre al 5-2 dell’Atalanta (Europa League anche per lei) sul Monza e il 3-2 del Bologna a Lecce, ci ha pensato il Napoli, nel giorno della festa ufficiale per lo Scudetto. Prima che cantanti e personaggi legati al mondo azzurro allietassero gli oltre 50 mila del Maradona, però, è stata la squadra a rendersi protagonista grazie al successo sulla Sampdoria. Decisivi Osimhen su rigore (64’) e Simeone (85’), prima che salissero in cattedra gli addetti ai lavori, su tutti De Laurentiis. “Il prossimo allenatore? Dopo la festa lavoreremo assiduamente nel mese di giugno per incontrare i candidati giusti – ha spiegato il presidente azzurro -. Napoli si può solo amare, quando incontrerò questo sentimento gli stringerò la mano sperando di non aver sbagliato”. A spaventare il popolo azzurro, però, ci si è messo Osimhen, sottolineando come la sua permanenza all’ombra del Vesuvio sia tutt’altro che certa. “Qui sono felice e motivatissimo per la prossima stagione – le parole del capocannoniere del campionato -. Per quanto riguarda il futuro però non so nulla, è il presidente che decide: la gente di Napoli mi ha mostrato grande amore, io seguirò il flow”.

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