Condividi

Draghi non scalda le Borse, euro in calo

Sui listini pesano auto, petrolio e utility – Frena Unicredit dopo la presentazione del nuovo piano di esuberi – Giù anche Exor – Vivendi spinge Telecom Italia – I broker premiano Tod’s e Yoox – Banche in ordine sparso

Draghi non scalda le Borse, euro in calo

Auto, petrolio e utility pesano sui listini europei, in frenata fin dall’avvio.

A Milano l’indice FtseMib scende dello 0,88% in linea co Parigi. Più lievi le perdite per Francoforte -0,6% e Londra -0,5%. La peggiore è Madrid -1,1%.

Parlando alla Commissione Ue a Bruxelles il presidente della Bce Mario Draghi ha detto che “gli ultimi dati confermano che la ripresa economica nella zona euro sta progredendo moderatamente” dimostrando che l’attività ha “qualche grado” di reazione a fronte delle influenze esterne che tendono a indebolire la domanda. Ma “i rischi al ribasso sono chiaramente visibili”. Draghi ha ribadito che “se concluderemo che il nostro obiettivo di stabilità dei prezzi nel medio termine è a rischio agiremo usando tutti gli strumenti disponibili”.

Dopo il discorso lo spread Btp/Bund è sotto 100 punti, l’euro scivola ad un minimo a 1,0691 dollari.

Stasera parleranno Janet Yellen ed altri membri della Federal Reserve.

Tra i non molti titoli in terreno positivo spicca Telecom Italia +1,1%, sostenuta dalle indiscrezioni secondo cui Vivendi starebbe studiando l’acquisto di un ulteriore pacchetto di azioni per risalire al 20% del capitale dopo la conversione delle risparmio.

Mediaset -1% fallisce invece il tentativo di rimbalzo dopo il -10% di ieri.

Scende in Europa l’Automotive -1,2%. Fiat Chrysler arretra del 2,5%. 

Exor perde il 4,6% a 42,75 euro. Ieri sera, dopo la chiusura della Borsa, la società ha collocato 12 milioni di azioni proprie, pari al 4,87% del capitale, a 42,6 euro per azione.

Finmeccanica -0,8%, StM +0,3%.

Giù anche i petroliferi e le utilities: Eni scende dello 0,7%, Tenaris -0,6%, Saipem -2%.

Enel scende dello 0,9%, Enel Green Power +0,4,%.

In ordine sparso le banche. Scendono, all’indomani della presentazione del piano industriale, i titoli Unicredit -3,4%.

Contrastate le altre banche: Intesa +0,6%, Monte Paschi -1,6%, Ubi -1%. La migliore è Pop.Emilia +2,1%.

Vendite sul risparmio gestito: Azimut -1,2%.

Nel settore lusso avanzano Tod’s +2,5%, promossa da Kepler Cheuvreux a Hold da Reduce e Yoox-Net-à-Porter +3,4% dopo che il Ceo Federico Marchetti ha incrementato la quota al 6,1%.

Pioggia di vendite, infine, su alcune medium cap.

Continua la frana di Astaldi -4,2%. 
In netto ribasso Maire Tecnimont -10% e Rcs Mediagroup -8%.

Prosegue il declino di Fincantieri -4%, su nuovi minimi storici.

Bene al contrario Salini Impregilo +2,1%, d’Amico +1,8% e Tamburi +1,7%.

Commenta