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Def, il Governo alza il Pil all’1,5% per 3 anni e prepara la rottamazione-bis

Con un Consiglio dei ministri-lampo (durato in tutto 33 minuti), il Governo ha alzato le stime sul Pil all’1,5% non solo per il 2017 ma anche per il 2018 e 2019 e – con il premier Gentiloni – ha assicurato che la nuova Legge di Bilancio “non sarà depressiva” e che nel 2018 il debito sarà sotto il 130% – Tra le misure in cantiere c’è la rottamazione-bis delle cartelle esattoriali

Non è un eccesso di ottimismo ma realismo, basato sugli ultimi dati congiunturali che sono più favorevoli del previsto. E’ per questo che il Governo – con un Consiglio dei ministri-lampo durato in tutto 33 minuti – ha aggiornato il Def, che fa da preludio alla nuova Legge di Bilancio, alzando le stime sul Pil all’1,5% non solo per il 2017 ma anche per il 2018 e per il 2019 e prevedendo che dal 2018 il debito pubblico scenderà sotto il 130% del Pil.

Il premier Paolo Gentiloni, che fa risalire il miglioramento del quadro economico anche alle riforme avviate dal Governo Renzi e proseguite dal suo, assicura comunque che la prossima Legge di Bilancio, che dovrà essere approvata entro il 20 attobre, “non sarà depressiva” ma, come sempre, cercherà di conciliare l’equilibrio dei conti pubblici con il sostegno selettivo alla crescita.

Tra le misure allo studio del Governo c’è la rottamazione-bis delle cartelle esattoriali e l’eliminazione completa delle clausole di salvaguardia su Iva e accise mentre una decisione finale non è stata ancora presa sull’adeguamento dell’età pensionabile in ragione delle più alte aspettative di vita.

Con la manovra in cantiere il Governo intende anche porre le premesse perchè si arrivi nel 2019 al pareggio di bilancio.

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