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Decreto lavoro oggi in Aula al Senato: nodo del 20% sui contratti a termine

Ieri sera l’ok in commissione agli 8 emendamenti del Governo – Oggi alle 15 inizierà la discussione in Aula al Senato, dove sono state presentate altre 701 proposte di modifica – Probabile la fiducia – Nell’ultima versione, l’obbligo di stabilizzazione per le aziende che sforano il tetto del 20% di contratti a termine è diventato una sanzione pecuniaria.

Decreto lavoro oggi in Aula al Senato: nodo del 20% sui contratti a termine

La partita sulla riforma del lavoro entra nel vivo. L’esame in commissione al Senato si è concluso ieri sera con l’approvazione degli emendamenti presentati dal Governo. Si Tratta di otto proposte di modifica al decreto Poletti che contengono le novità su cui la maggioranza (Pd, Ncd e Sc) ha siglato un accordo la settimana scorsa a Palazzo Madama. 

Oggi alle 15 inizierà la discussione in Aula, dove sono stati presentati altri 701 emendamenti, il che potrebbe spingere l’Esecutivo a porre la fiducia, vista la ristrettezza dei tempi. Il testo, infatti, passerà poi alla Camera per l’approvazione definitiva, che dovrà arrivare entro il 19 maggio, pena la decadenza del provvedimento.

I CONTRATTI A TERMINE E IL NODO DEL 20%

Nell’ultima versione del decreto, l’obbligo di stabilizzazione per le aziende che sforano il tetto del 20% di contratti a termine si è trasformato in una sanzione pecuniaria compresa tra il 20 e il 50% della retribuzione. 

I contratti con cui l’azienda oltrepasserà il limite del 20% rimarranno comunque validi fino a scadenza e sarà sempre possibile rinnovarli. Limiti diversi da quello del 20% saranno ammessi se previsti nei contratti collettivi applicabili all’impresa.

Il tetto del 20%, inoltre, non sarà in vigore per i contratti a tempo stipulati tra enti di ricerca (pubblici e privati) e “lavoratori chiamati a svolgere in via esclusiva attività di ricerca scientifica o tecnologica, di assistenza tecnica o di coordinamento e direzione della stessa”. 

I rapporti a termine che abbiano ad oggetto “in via esclusiva” lo svolgimento di attività di ricerca scientifica potranno superare il limite massimo di 36 mesi, in modo da collegare la durata del contratto a quella del progetto di ricerca.

APPRENDISTATO

Il ritorno della quota obbligatoria di stabilizzazione di apprendisti (20%) viene limitata alle sole aziende con oltre 50 dipendenti (in un primo momento si era parlato di 30). Confermato il ripristino dell’apprendistato anche a tempo determinato per lo svolgimento delle attività stagionali.

ISTITUTI PROFESSIONALI

E’ stato approvato in commissione anche a un emendamento del Movimento 5 Stelle che prevede una “particolare attenzione” per gli istituti professionali, in modo da favorire il percorso d’inserimento nell’ambito dell’alternanza scuola-lavoro.

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