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Dalla Bce ossigeno a Piazza Affari. Ma oscilla comunque intorno alla parità

Il taglio dei tassi ha ridato slancio alla Borsa di Milano, che perdeva pesantemente in precedenza – Il Ftse Mib, comunque, resta sulla parità – Evoluzione simile per gli altri listini europei – In mattinata il Btp decennale ha toccato il rendimento minimo dall’ottobre 2010 – Cede terreno Tenaris dopo una trimestrale deludente – In evidenza A2A e Impregilo

Dalla Bce ossigeno a Piazza Affari. Ma oscilla comunque intorno alla parità

La Bce ha tagliato i tassi di interesse allo 0,50% dallo 0,75%. Il costo del denaro ha così raggiunto un nuovo record minimo nell’Eurozona. Sulla mossa della Bce il Ftse migliora ma, dopo una breve risalita a +0,07%, continua a viaggiare in rosso a -0,18%, riducendo comunque le perdite rispetto al -0,7 precedente. Nonostante la decisione di politica monetaria fosse prevista, anche gli altri listini europei hanno nel complesso reagito positivamente dopo una mattinata incerta e dall’andamento contrastato: Parigi sale dello 0,13%, Francoforte consolida il rialzo a +0,50%. Londra azzera le perdite e si porta a ridosso della parità.

Sul fronte macroeconomico ad aprile è sceso lievemente il Pmi manifatturiero dell’Eurozona a 46,7 punti da 46,8,mantenendosi dunque sempre sotto il valore di 50 punti nell’area che segnala una contrazione economica. Il dato è lievemente superiore al consensus che poggiava su una stima a 46,5 punti. Nel mese è sceso anche l’indice Pmi manifatturiero della Germania a 48,1 da 49 di marzo.

Gli operatori continuano a guardare con favore ai titoli di Stato dell’area euro. In mattinata il Btp decennale ha toccato il rendimento minimo da ottobre 2010, al 3,84% e differenziale a 263 punti base. La Francia ha collocato 8 miliardi di titoli a medio e lungo termine, di cui 4 miliardi relativi al bond decennale maggio 2013 che ha registrato un rendimento al nuovo minimo storico (1,81%).

Gli occhi dei mercati sono rivolti anche al rapporto Ocse che ha rivisto al ribasso il pil 2013 dell’Italia a -1,5% prevedendo un ritorno alla crescita non prima del 2014 a +0,15%. Inoltre, per il capo economista Ocse Pier Carlo Padoan ha rilevato che se lo sforamento del deficit/pil italiano, previsto dall’Ocse al 3,3% nel 2013, si verificherà si dovrà intervenire per correggerlo e chiudere la procedura di deficit eccessivo con Bruxelles. Al momento per l’Ocse non c’è spazio per un significativo taglio delle tasse, con l’eliminazione dell’Imu che non è ritenuta una priorità: la prima cosa da tagliare sono le tasse sul lavoro. In ogni caso l’eliminazione delle agevolazioni fiscali senza giustificazioni economiche permetterebbe di aumentare la base imponibile e quindi ritoccare le aliquote marginali ”senza impatto sulle entrate”. La priorità per l’Ocse rimane comunque il taglio del debito perché “con un rapporto debito/Pil vicino al 130% e un piano di ammortamento del debito particolarmente pesante”, il Paese “rimane esposto ai cambiamenti improvvisi dell’umore dei mercati finanziari”.

Sui dati Ocse il neo ministro dell’Economia, Fabrizio Saccomanni, precisa che le stime “non tengono conto dell’impatto del decreto per la restituzione dei debiti della Pubblica Amministrazione” che ci sarà già nel 2013 e nel 2014. Allo stesso tempo ha sottolineato che entro i primi di giugno la procedura Ue sul deficit eccessivo può essere ”chiusa”, il che sarebbe un riconoscimento del percorso fatto e un importante segnale per i mercati. Saccomanni ha indicato che l’Italia prosegue sulla strada delle riforme strutturali per la crescita e che la strategia del governo “è orientata alla crescita con azioni decise per la ripresa e l’occupazione: è con la crescita che si riduce l’onere del debito”.

A Piazza Affari perde terreno Tenaris -5,5% dopo i risultati del primo trimestre sotto le attese del mercato, Buzzi Unicem -3,10%, Mps -1,78%. Negativa la galassia Fiat penalizzata ancora dalle trimestrali con risultati sotto le attese degli analisti. Fiat Industrial -1,40% e Fiat -2%. Negativo in Europa comunque tutto il comparto auto. Italcementi cede il 2,9% dopo che Goldman Sachs ha tagliato il target price.

In evidenza sul FtseMib A2A +3,6% che beneficia delle positive attese del mercato sulla prossima trimestrale, Mediaset +2,55%, Azimut +1,63%, Campari +1,62% e Tod’s +1,54%. Fondiaria +0,65%% mentre le Risparmio balzano dell’11%. Il gruppo assicurativo Unipol (+1,3%) non esclude la cancellazione dei titoli risparmio Unisai mentre gli asset in vendita hanno raccolto l’interesse di Allianz, Aviva e Axa.

Balza Impregilo, +4,5% con sospensione dagli scambi a +9,5%, sui massimi daLl2008 in attesa del superdividendo.

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