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Dall’1 all’11 novembre Cantine Aperte in tutta Italia con il Movimento Turismo del Vino

Verticali di nuove e vecchie annate, laboratori creativi, attività sensoriali, pranzi con il vignaiolo, degustazioni di prodotti tipici, marmellate fatte in casa e formaggi locali: prende il via Cantine Aperte a San Martino 2025. Gli appuntamenti nelle varie regioni italiane

Dall’1 all’11 novembre Cantine Aperte in tutta Italia con il Movimento Turismo del Vino

Itinerari panoramici tra i filari per ammirare lo spettacolo del foliage autunnale, verticali di nuove e vecchie annate, laboratori creativi, attività sensoriali, pranzi con il vignaiolo e degustazioni di dolci, cene con prodotti tipici, tra Extravergine del territorio, marmellate fatte in casa e formaggi locali da assaggiare avvolti dal calore del camino, degustazioni di vino in abbinamento alle tipicità locali della tradizione: in questo scenario prende il via Cantine Aperte a San Martino 2025, l’appuntamento che celebra il piacere di una degustazione consapevole, autentica e coinvolgente in occasione della festa del vino dell’ultima vendemmia. Dall’1 all’11 novembre i produttori del Movimento Turismo del Vino aprono le porte per vivere insieme l’autunno e scoprire tutte le storie legate al giorno di San Martino, una delle ricorrenze più amate del calendario rurale che celebra l’arrivo del vino nuovo.

“Cantine Aperte a San Martino è molto più di un appuntamento con il vino – sottolinea Violante Gardini Cinelli Colombini, Presidente MTV – è un invito a rallentare e a vivere l’emozionante atmosfera autunnale con un brindisi condiviso e consapevole. Non a caso anche quest’anno il nostro evento si collega al Wine Moderation Day dell’8 novembre. Nelle nostre cantine il vino diventa un linguaggio di scoperta e unione che va vissuto con equilibrio e partecipazione: promuovere questo approccio significa ricordare che ogni vino è un concentrato di cultura, paesaggio ed emozione, così da poterlo apprezzare al meglio.”

Tra gli appuntamenti gastronomici che si svolgono lungo tutto l’arco della penisola nel Veneto, la tradizione vuole i deliziosi “zaeti”, biscotti dorati con uvetta e il dolce veneziano del “Cavallo di San Martino”, una pasta frolla sagomata e decorata. In Emilia-Romagna, si prepara “la pagnotta di San Martino”, un dolce contadino con uva sultanina e noce moscata, mentre in Romagna non manca il “biscotto di San Martino”, friabile e profumato grazie ai semi d’anice, perfetto da inzuppare nel vino nuovo.

In Toscana troviamo la “schiacciata di San Martino”, una focaccia dolce e i ”Sanmartini”, piccoli biscotti secchi aromatizzati con vino dolce o anice. Dalle Marche arriva invece il “lonzino di fico”, un dolce dalla forma di salame preparato con fichi secchi, mandorle, cacao, sapa e mistrà. In Umbria troviamo il “Pan Caciato di San Martino”, con uvetta, noci e pecorino.

L’Abruzzo celebra il santo con diverse focacce: la “pizza coi quattrini”, così chiamato per la monetina nascosta come simbolo di buon auspicio; la “pizza di San Martino”, dolce e profumata ai semi di anice, e la “pizza scima”, rustica e senza sale.

Nel Lazio, la tradizione propone la ”pizza rietina”, una focaccia arricchita con mosto e frutta secca, mentre in Campania la “pizza di San Martino” si trasforma in un sostanzioso sformato di patate. Scendendo in Calabria, troviamo le “San Martine”: biscotti di pasta frolla ripieni di fichi secchi, noci, nocciole, mandorle e  vino cotto.

In Sicilia, protagonista è il “biscotto di San Martino”, rustico e profumato con semi di finocchio o anice. In Sardegna i “papassinos”, dolcetti con mosto d’uva, mandorle noci e uva passa. Ma anche le castagne calde dominano ancora le tavole e non mancano formaggi e salumi tipici dei territori.  i programmi delle cantine su www.movimentoturismovino.it 

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