Condividi

Crisi, crolla anche il turismo: fatturato -3 miliardi, presenze e occupazione in calo

Il consuntivo 2012 di Federalberghi parla chiaro: meno turisti dall’estero, meno presenze di italiani negli alberghi, un calo di 3 miliardi nel giro d’affari, 10mila lavoratori rimasti senza occupazione.

Crisi, crolla anche il turismo: fatturato -3 miliardi, presenze e occupazione in calo

La pervicacia della crisi lascia il segno anche su uno dei settori da sempre trainanti della nostra economia: il turismo. Consuntivo 2012 e previsioni 2013 parlano chiaro: meno turisti dall’estero, meno presenze di italiani negli alberghi, un calo di 3 miliardi nel giro d’affari, 10 mila lavoratori  rimasti senza occupazione.  

Le cifre: il 2012 ha registrato una contrazione del -2,5% di presenze alberghiere tra italiani e stranieri.  Ciò ha significato una perdita unitaria di 7 milioni di pernottamenti alberghieri, che accomunati alla parallela flessione dell’indotto ed alla generica frenata delle tariffe ha generato un calo stimabile per il settore in 3 miliardi di Euro per il giro d’affari ed un decremento del 10% dei fatturati delle sole imprese ricettive. 

E la ricaduta sulla occupazione e’ stata pesante: il  2012 ha chiuso con una diminuzione del 3% di lavoratori occupati, quantificabile nel solo comparto alberghiero in 10 mila unità ed in qualcosa come 60 mila a livello aggregato di settore. In particolare nel segmento dei lavoratori alberghieri a tempo indeterminato il dato annuo è stato di -3,1% con picchi che sono andati dal -1,1% a gennaio al -4,8% di ottobre. Per i i lavoratori alberghieri a tempo determinato il dato annuo è stato di -2,8% con picchi che hanno raggiunto il  -6% di dicembre. 

E i dati, anche essi col segno “meno” sull’andamento delle settimane bianche lasciano prevedere una Pasqua altrettanto di crisi. “Il 2013 turisticamente parlando, parte in modo estremamente preoccupante  per uno dei pochi settori economici che nonostante tutto continua a  produrre giro d’affari e occupazione”, sottolinea il presidente di Federalberghi, Bernabò Bocca. “Al crollo delle presenze alberghiere registrate dagli italiani (rispetto al gennaio 2012) -prosegue Bocca- pari ad un -9,6%, che rispecchia chiaramente la crisi dei consumi delle famiglie,  si assomma una lieve flessione delle presenze alberghiere degli  stranieri pari all’1,1%”.  

E anche il nuovo anno registra, sul fronte dei lavoratori alberghieri, “un dato in caduta libera del -5,4% a gennaio (rispetto al gennaio 2012), con una flessione del 4,5% per i lavoratori a tempo indeterminato ed una debàcle del -7% per i lavoratori a tempo determinato”, rimarca Bocca.

Per tentare di ridare fiato al settore turistico-alberghiero, la Federalberghi  indica alcune priorità: il varo di iniziative promozionali  per garantire maggiori flussi turistici, corsie preferenziali di credito  per assicurare quella liquidità indispensabile allo svolgimento dell’attività imprenditoriale e misure specifiche sul mercato del lavoro  Il tutto sotto il  coordinamento di un ministero del turismo con portafogli.  Bocca entra anche nei dettagli: “Agevolazioni fiscali  dall’Imu alla Tares, semplificazioni per l’accesso al credito, promozione massiccia verso i Paesi ad economia forte della destinazione Italia, drastica riduzione del costo del lavoro, oltre ad un piano strategico che possa assicurare al turismo una certa ripresa”.

Commenta