Nel secondo trimestre del 2011 i criteri di erogazione dei prestiti alle imprese hanno registrato un irrigidimento, specie nei confronti delle grandi aziende, sia per il maggior rischio di credito percepito, sia per il costo della raccolta e i vincoli di bilancio delle banche. E’ quanto evidenzia la Banca d’Italia nell’Indagine sul credito bancario di luglio. ”Tale irrigidimento – spiega però lo studio – si sarebbe tradotto in un aumento dei margini applicati sui prestiti piu’ rischiosi, e non in vincoli alle quantita’ erogate”.
Il confronto tra le risposte delle banche italiane e quelle delle banche dell’area dell’euro evidenzia, per i prestiti alle imprese, un irrigidimento delle politiche creditizie più marcato nel nostro Paese, dovuto all’aumento del rischio percepito .
Per quanto riguarda i criteri di offerta dei prestiti alle famiglie per l’acquisto di abitazioni, questi sono rimasti invariati, mentre hanno registrato un lieve irrigidimento quelli per il credito al consumo e gli altri prestiti.
Secondo quanto riportato dalle banche, la crescita della domanda di prestiti delle imprese e delle famiglie sarebbe proseguita a ritmi inferiori al trimestre precedente. Le banche intervistate hanno inoltre riportato un peggioramento nelle condizioni di accesso alle fonti di finanziamento all’ingrosso.