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ConfCultura, appello alle Istituzioni Italiane per far fronte alla crisi per lockout Covid-19

ConfCultura, appello alle Istituzioni Italiane per far fronte alla crisi per lockout Covid-19

Misure internazionali condivise e una seria politica di ascolto del comparto culturale con ricadute immediatamente operative: sono le richieste avanzate da ConfCultura nell’appello rivolto al presidente del Consiglio Giuseppe Conte e alle principali Istituzioni italiane ed europee, con l’intento di attivare un alert urgente per fronteggiare la grave crisi del settore dovuta alle misure restrittive imposte per contenere il contagio da Covid-19.

L’associazione riunisce le più importanti imprese private che si occupano della gestione e dello sviluppo dell’ecosistema culturale, individua come priorità la tutela dei livelli occupazionali e la necessità di ripartire dalla cultura per riavviare l’Italia intera.

Ecco perché è fondamentale per ConfCultura rilanciare con forza quell’impegno che si stava già avviando nel Paese con riforme di settore, al quale però va garantito uno sguardo più lungo e coraggioso, anche con una serie di investimenti ingenti e sfidanti, nonché attraverso il coinvolgimento di esperti. In particolare la proposta è di istituire un doppio team: un gruppo di lavoro misto con studiosi di analisi e scenari, e un altro tecnico operativo delle imprese, per individuare proposte concrete, soluzioni per il futuro e strumenti di valorizzazione dell’impatto virtuoso dell’economia culturale su tutto il territorio nazionale. 

Il fine è proteggere e salvaguardare “l’ecologia culturale” positiva del Paese, un’energia propulsiva non inquinante che rappresenta un terreno fertile sul quale si fonda la grandezza dell’Italia nonché un importante motore economico che fa da traino a molti altri settori: dal turismo all’enogastronomia passando per il celebratissimo Made in Italy. Solo il comparto museale contribuisce alla crescita economica italiana con 27 miliardi di euro l’anno, pari all’1,6% del Pil, generando 278 milioni di ricavi (dati BCG e MiBACT – ottobre 2019). 

Il settore, proprio a causa dell’emergenza in corso, sta registrando perdite per oltre 20 milioni di euro al mese e avrà dunque un disperato bisogno di sostegno per mantenere l’occupazione (circa 117mila posti di lavoro l’anno) e, al contempo, sopravvivere ad un eventuale prolungamento della sospensione delle attività.

ConfCultura, fondata nel 2001, è l’aggregazione delle imprese private che si occupano della gestione e dello sviluppo dell’ecosistema culturale, accompagnando il settore attraverso investimenti e operatività con un approccio innovativo ed avanzato delle aziende associate che rappresentano tutti i comparti della filiera vasta: dal ticketing alle mostre, dalle assicurazioni ai trasporti, dall’editoria al multimediale, al merchandising, al design, al turismo culturale. Sito internet: http://www.confcultura.it

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