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Compro oro: circa tremila operatori in Italia

L’Oam, l’Organismo degli agenti e mediatori, ha pubblicato il primo studio sui “Compro oro”: è una filiera di micro aziende disseminate in tutta Italia. Lombardia e Lazio sono le regioni con più operatori.

Compro oro: circa tremila operatori in Italia

Sono circa tremila gli operatori attivi soprattutto al Centro-Nord. Il bilancio della prima fase di avvio del Registro dei Compro oro è stato istituito presso l’OAM, l’Organismo degli Agenti e dei Mediatori. Secondo i dati del 4 dicembre 2018 risultano iscritti 3.004 soggetti con oltre 5.250 sedi operative dichiarate. Questo è il risultato di un mondo imprenditoriale estremamente frammentato: circa l’80% ha dichiarato una sola sede operativa, il 16% tra 2 e 5, il 2% tra 6 e 10 e l’1% tra 11 e 20.Solo 15 soggetti hanno dichiarato un numero di sedi operative tra 20 e 100 e l’iscritto con maggior numero ne ha dichiarate 377.

Il 57% dei soggetti, ha dichiarato di svolgere operazioni di Compro oro come attività prevalente, al contrario del 43% restante che lo svolge come attività secondaria. Solo il 2,2% delle istanze sono state rigettate dell’Organismo: nella gran parte dei casi a causa della mancata presentazione dell’attestazione rilasciata dalla Questura, territorialmente competente, sul possesso e sulla perdurante validità della licenza in oggetti preziosi. I soggetti potranno ripresentare la domanda se in futuro avranno tutti i requisiti richiesti. Il decreto legislativo istitutivo del Registro stabilisce infatti che chiunque svolge l’attività di Compro oro, in assenza dell’iscrizione al Registro, è punito con la reclusione da sei mesi a quattro anni e con una multa da 2.000 euro a 10.000 euro. Quindi, uno dei requisiti fondamentali prima di intraprendere l’attività di Compro oro è proprio iscriversi al  Registro. Al momento risultano 69 i procedimenti pendenti relativi a istanze recentemente presentate e altri 26 sono sospesi per le verifiche previste dalla legge da parte dell’Organismo.

Il Registro dei Compro oro è stato istituito dal decreto legislativo 92/2017 che ha come obiettivo garantire la piena tracciabilità della compravendita e permuta di oggetti preziosi usati e prevenire finalità illegali, con riferimento al riciclaggio di denaro e al reimpiego di proventi di attività illecite. Inoltre il decreto ha stabilito che il Registro debba avere una sottosezione per le autorità competenti, nella quale saranno annotati i provvedimenti sanzionatori per violazioni della normativa anti-riciclaggio.

Le Regioni dove sono maggiormente presenti le sedi operative dichiarate dai Compro oro iscritti: Lombardia 17%, Lazio 10%, Piemonte 9%. Emilia-Romagna , Veneto, Sicilia e Campania 8%. Infine, Toscana 7% e Puglia 6%.

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