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Colori Regioni: Lombardia arancione scuro e Lazio in giallo

Il monitoraggio settimanale ha aggiunto tra le regioni rosse (che ora sono 5 contando l’Alto Adige ma a cui vanno aggiunte intere provincie del Centro-Nord) solo la Campania. Resistono in giallo solo 6 Regioni, ancora bianca la Sardegna.

Colori Regioni: Lombardia arancione scuro e Lazio in giallo

Doveva essere un’ecatombe, con quasi tutta l’Italia praticamente in lockdown di fatto, ma è andata un po’ meglio del previsto. Sebbene la curva del contagio continui a preoccupare e l’indice Rt nazionale sia ormai sopra l’1 (a 1,06, dallo 0,99 della settimana scorsa), cioè la soglia considerata come livello di guardia, dal consueto monitoraggio settimanale è venuto fuori che c’è una sola regione che diventa rossa a partire da lunedì prossimo ed è la Campania. Evita invece il rosso, nonostante la crescita del contagio, la Lombardia, che resta arancione ma diventa “arancione scuro” (fatte salve le aree rosse già individuate qualche giorno fa, a partire da Brescia), mentre diventano arancioni il Veneto e il Friuli Venezia Giulia, come era ampiamente previsto. Restano in giallo il Lazio e la Liguria, e nessuna delle regioni arancioni (ormai il colore dominante sulla mappa) torna in giallo. Resta in bianco la sola Sardegna.

“Il dato dell’Rt a 14 giorni mostra che il nostro Paese ha superato l’1, questa non è una buona notizia perché è un indicatore di crescita dell’epidemia e l’obiettivo a livello Paese e di Regioni e Province autonome è riportarlo rapidamente sotto l’1, ma quasi tutte le regioni sono con l’Rt sopra l’1 anche se con il livello più basso dell’intervallo di confidenza in alcuni casi sotto l’1. È un dato molto importante e un segnale rilevantissimo di necessità di adozione tempestiva di misure di mitigazione a livello nazionale e anche a livello regionale”, ha spiegato il presidente dell’Istituto superiore sanità Silvio Brusaferro, sull’analisi dei dati del monitoraggio regionale della cabina di regia. “La variante inglese è largamente circolante come maggioritaria nel nostro Paese”.

“La variante brasiliana era presente in più del 4% dei ceppi isolati in Italia ma ci preoccupa un po’ di più e bisogna fare uno sforzo maggiore per contenerla” ha sottolineato il direttore della Prevenzione del ministero della salute Gianni Rezza. “Per questo come cabina di regia abbiamo invitato tutte le regioni dove è presente a implementare misure di restrizione  e contenimento maggiori. Il momento è critico rispetto alla tendenza dell’epidemia ma possiamo intervenire tempestivamente anche dando impulso alla campagna vaccinale”.

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