Condividi

Cipro vuole salvare dal prelievo forzoso i depositi fino a 20 mila euro

La proposta del Governo dovrebbe prevedere che i correntisti siano compensati da azioni e titoli di stato legati ai ricavi futuri delle esportazioni di gas – Aperture dal governo tedesco e dalla Bce, a patto che il contributo finale da 5,8 miliardi di debiti rimanga inalterato.

Cipro vuole salvare dal prelievo forzoso i depositi fino a 20 mila euro

Il governo di Cipro punta a esentare i depositi bancari fino a 20 mila euro dal prelievo forzoso previsto dall’accordo di salvataggio siglato con i creditori internazionali. A rivelarlo è una fonte del Parlamento di Nicosia, che conferma precedenti indiscrezioni. La proposta del Governo dovrebbe prevedere che i correntisti siano compensati da azioni e titoli di stato legati ai ricavi futuri delle esportazioni di gas. 

Secondo l’accordo raggiunto nel corso dell’ultimo Eurogruppo, le autorità di Cipro dovrebbero imporre una tassa una tantum del 6,7% sui depositi inferiori a 100 mila euro e del 9,9% su quelli oltre questa soglia. 

Dal Governo tedesco sono arrivati segnali d’apertura: “Per raggiungere la sostenibilità del debito un contributo di Cipro è necessario – ha detto Steffen Seibert, portavoce del cancelliere tedesco, Angela Merkel -, un contributo del settore bancario, dei titolari di conti e dei proprietari. Come il Paese arriva al suo contributo, come lo suddivide, spetta al governo cipriota deciderlo”.  

Il ministro delle Finanze tedesco, Wolfgang Schaeuble, ha  poi aggiunto che “il prelievo sui depositi sotto 100 mila euro non è stata un’idea del governo tedesco. Se si trova un’altra soluzione noi non avremmo il minimo problema”.

Aperture a possibili modifiche del piano di aiuti a Cipro sono arrivate anche dalla Bce, per bocca dell’esponente del board dell’Eurotower, Joerg Asmussen: “Se il presidente di Cipro vuole cambiare qualcosa riguardo al prelievo sui conti bancari può farlo- ha detto il tedesco -. Deve solo assicurare che il finanziamento sia intatto”.

Intanto, è in corso un negoziato fra il governo cipriota e i creditori internazionali (Ue, Bce e Fmi): “I ciprioti stanno discutendo e finalizzeranno una nuova proposta – hanno riferito alcune fonti dell’Unione europea – vogliamo davvero ridurre l’impatto sotto i 100 mila euro, ma l’idea è di mantenere l’obiettivo di raccogliere 5,8 miliardi di euro”. Il Parlamento cipriota si riunirà oggi per ratificare il piano di salvataggio.

Commenta