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Cina, nel mirino Mc Donald’s e Carrefour

Hamburger serviti dopo essere stati troppo tempo sugli scaffali e confezioni di pollo con data di scadenza taroccata: queste le rispettive accuse rivolte dalla televisione pechinese CCTV ai due gruppi agroalimentari, costretti alle scuse pubbliche e alla chiusura per un giorno – Ma gli internauti cinesi diffidano: “Più credibile il Mc Donald’s della CCTV”.

Cina, nel mirino Mc Donald’s e Carrefour

Un’inchiesta che è partita il 15 marzo scorso, proprio in occasione della Giornata internazionale dei diritti dei consumatori e che ha visto per una volta la Cina recitare il ruolo dell’accusatore.

A farne le spese sono state le due grandi catene multinazionali Carrefour e Mc Donald’s, pizzicate dall’influente tv locale CCTV rispettivamente a falsificare la data di imballaggio di confezioni di pollo in un suo negozio di Zhengzhou, nella Cina centrale, e a offire ai clienti hamburger rimasti troppo a lungo sugli scaffali di un fast-food pechinese.

Il caso, portato alla ribalta dai giornalisti asiatici in versione “Iene”, ha destato parecchio scalpore e ha costretto le due aziende alle scuse pubbliche, oltre che alla chiusura nella giornata di venerdì e ovviamente all’immediato ritiro dei prodotti contestati.

Questi sono solo gli ultimi due casi che toccano il commercio agroalimentare cinese, precedentemente segnato da episodi come il latte alla melanina, il maiale dopato con antibiotici o ancora l’olio riciclato: tutti casi che portarono gravi conseguenze sul piano sanitario.

Motivo per il quale le autorità di Pechino sono sempre più propense a castigare questo genere di problemi, soprattutto quando si tratta di due colossi come Carrefour e Mc Donald’s, in modo che punendo i grandi si possa lanciare un messaggio chiaro anche ai piccoli. Soprattutto perchè la Cina negli ultimi anni vede crescere sempre di più i consumi interni e la qualità della vita del suo miliardo e passa di cittadini, il che ha contribuito non solo a far aumentare le importazioni ma anche a porre con sempre maggiore attenzione il problema della sicurezza e della salute.

Missione giusta, a patto però che non si vada oltre, con il rischio di allontanare gli investitori e le aziende straniere, che si sentono sempre di più prese di mira dalle autorità. “Dobbiamo essere irreprensibili, è questa la regola – ha dichiarato un dirigente di Carrefour alla CCTV -. Qui spesso i controlli sugli alimenti prendono più tempo della gestione stessa dei negozi”.

Che il modus operandi di governo e media si stia rivelando eccessivamente zelante lo pensano d’altra parte gli stessi internauti cinesi, che commentando il reportage della televisione nazionale hanno espresso più di qualche perplessità: “Mi fido di più del Mc Donald’s che della CCTV”, è uno dei commenti ricorrenti sui vari forum. Quando si dice, conoscere i propri polli…

Leggi la notizia su Le Figaro 

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