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Champions: vittoria Inter e Napoli, più vicine agli ottavi. Milan e Lazio alla prova a Parigi. Pagelle e formazioni

La vittoria dell’Inter con il Salzburg e del Napoli con Union Berlino avvicinano sempre più alla qualificazione. Milan e Lazio affrontano stasera le insidiose trasferte a Parigi con Psg e Rotterdam con Feyenoord

Champions: vittoria Inter e Napoli, più vicine agli ottavi. Milan e Lazio alla prova a Parigi. Pagelle e formazioni

Inter e Napoli si avvicinano agli ottavi, ora tocca a Milan e Lazio. Il martedì di Champions ha regalato una bella serata a Inzaghi e Garcia, sempre più vicini a staccare il prezioso pass per gli ottavi: le vittorie con Salisburgo e Union Berlino, infatti, danno una bella scossa alle rispettive classifiche. La speranza è che anche Pioli e Sarri possano unirsi ai festeggiamenti sfangando le insidiosissime trasferte di Parigi e Rotterdam, per quanto i gironi (in particolare quello del Milan) siano decisamente più in bilico.

Inter-Salisburgo 2-1, Inzaghi esulta: “Vittoria molto importante e meritata, ma non è ancora finita”

Vittoria pesantissima quella dell’Inter, che avvicina enormemente gli ottavi anche grazie a quella della Real Sociedad sul Benfica. Il 2-1 sul Salisburgo non passerà certo alla storia per la prova offerta, ma vale un bel pezzo di qualificazione. La parte restante potrebbe essere conquistata già nella gara di ritorno, addirittura con due turni d’anticipo: questo la dice lunga sull’importanza della vittoria di ieri, a prescindere da una prestazione un po’ sottotono, superata però dalle giocate individuali. Quella di Sanchez, lesto a sfruttare un filtrante di Mkhytarian e trovare l’1-0 al 19’, è quella di Frattesi, bravo a procurarsi un rigore per fallo di Gourna-Douath, poi trasformato da Calhanoglu (64’). In mezzo un bel Salisburgo, pericoloso già agli albori del match con Glouck (parata decisiva di Sommer) e capace di trovare il momentaneo pareggio sempre con l’israeliano (57’): l’Inter ha tremato, alla fine però ne è venuta a capo, oltretutto sprecando diverse occasioni per chiudere prima il discorso. “È una vittoria importantissima ai fini della qualificazione – ha esultato Inzaghi -. Sapevamo che giocavamo con una squadra di valore, giovane ed esuberante, all’inizio non abbiamo trovato le giuste distanze, ma dopo il vantaggio abbiamo controllato bene. La squadra è sempre stata in partita e ha vinto con merito contro un avversario che sapevo ci avrebbe impensierito. Abbiamo fatto 7 punti, ma è un girone molto equilibrato, ogni gara va preparata al meglio: ora abbiamo due trasferte, in Champions League nessuno ti regala niente. Al ritorno in Austria mi aspetto la stessa partita, è una squadra che gioca così da tanti anni”. 

Union Berlino-Napoli 0-1, Garcia fa festa con Raspadori: “Atteggiamento giusto, ora testa al Milan”

Tre punti di platino anche in casa Napoli, dove si intravedono sempre più nitidamente i contorni degli ottavi. Il successo di Berlino è stato molto più faticoso del previsto, perché i tedeschi, nonostante un terrificante score di otto sconfitte consecutive tra campionato e coppa (salito poi a nove), se la sono giocata e hanno complicato parecchio la vita degli azzurri. Che però, al minuto 65, sono passati grazie alla coppia Kvaratskhelia-Raspadori, il primo con la giocata spacca-equilibrio, il secondo con il sinistro che ha freddato il povero Ronnow. Dopo Verona arriva così un’altra vittoria in trasferta, forse non ancora sufficiente a dissipare i dubbi sulla gestione Garcia, ma certamente importante sia in chiave Champions (ora il Braga, sconfitto dal Real Madrid, è a meno 6) che campionato: domenica al Maradona arriverà il Milan e gli azzurri potranno prepararsi in un clima molto più sereno. “Non abbiamo sofferto quasi nulla, non siamo stati neanche troppo pericolosi sul piano offensivo – ha spiegato il tecnico del Napoli -. Nel primo tempo abbiamo perso un po’ troppo palloni, poi abbiamo fatto meglio nella ripresa: bello il gol, l’assist di Kvara e l’ottimo movimento di Raspadori. Siamo scesi in campo con la rabbia giusta, abbiamo vinto i duelli, il gol di Jack arriva dopo i duelli vinti da Rrahmani e Mario Rui, sappiamo lottare su ogni pallone e stare alti per recuperarlo il prima possibile. Ci sono tante note positive, anche dobbiamo continuare a fare il nostro gioco fino al fischio finale: ora però testa al Milan”.

Paris SG–Milan (ore 21, Amazon Prime)

Riflettori puntati su Parigi, dove il Milan andrà a caccia di una vera e propria impresa contro il Psg di Luis Enrique. Il “girone della morte”, come ribattezzato dallo stesso tecnico spagnolo, è ancora cortissimo, ma questa giornata potrebbe dargli una fisionomia più precisa: Newcastle-Borussia Dortmund e, appunto, Psg-Milan hanno già l’aspetto di due mezze finali. I rossoneri si presentano al Parco dei Principi con soli 2 punti (uno in meno dei padroni di casa) e con l’obbligo di fare risultato, pena rischiare di compromettere il passaggio del turno. In caso di sconfitta, infatti, Pioli sarebbe costretto a fare bottino pieno (o quasi) nelle restanti tre sfide, il tutto senza la certezza di avere il destino nelle proprie mani. A rendere ancor più sfiziosa la serata ci si mettono poi i temi extra, in particolare il confronto con l’ex Donnarumma, mai perdonato dal pubblico milanista: la “resa dei conti” avverrà il 7 novembre a San Siro, intanto però Gigio vivrà un primo antipasto contro il suo passato. Al di là di ciò il risultato resta la cosa più importante, tanto più che il Diavolo è reduce dalla bruciante sconfitta con la Juve, che ha riportato Pioli nel mirino della critica.

Pioli: “Dobbiamo segnare di più! Sfida già decisiva? Spero di no…”

“Le sensazioni sono quelle di una vigilia di una gara molto importante di Champions – il commento di Pioli -. Purtroppo non abbiamo ancora vinto nelle prime due gare, il doppio confronto col Psg sarà molto importante. Mi auguro che non sia ancora decisiva e credo che questo girone si deciderà all’ultima giornata. Abbiamo giocato due gare di alto livello da Champions con ritmo, intensità ed energie, poi il calcio è strano e imprevedibile. È particolare non essere riusciti a segnare con tutte le occasioni create, a Parigi non credo che ne avremo molte, ma magari segniamo 5 gol con 4 tiri… Luis Enrique ha ribaltato questa squadra, lo stimo tanto come allenatore e come persona. Prima il Psg si affidava ai top player, ora lavora più di squadra con grandissimi campioni, ma noi siamo il Milan e vogliamo giocare a testa alta”.

Donnarumma: “Sarà una serata emozionante. Le critiche dei tifosi? Un giorno spiegherò tutto”

“Sarà una partita molto emozionante per me, ritrovare il Milan è una grande emozione ma devo lasciarla fuori e pensare solo al campo – le parole di Donnarumma -. Dispiace che i tifosi ce l’abbiano con me perché al Milan ho sempre dato tutto me stesso, è normale che le critiche mi feriscano. Adesso però non c’è tempo di pensare a quello, arriverà il momento in cui spiegherò tutto, ci sarà modo, ma adesso sono concentrato su una gara difficile: conosco Pioli, so come prepara la squadra, ci sarà da fare attenzione”. Concetti simili a quelli di Luis Enrique, che ha sottolineato l’equilibrio assoluto di questo girone. “Il Milan è una grandissima squadra, abituato alle grandi competizioni – ha sottolineato lo spagnolo -. Come tutte le squadre ha alti e bassi, ma secondo me è in un ottimo momento di forma. Ha un grandissimo allenatore e gioca bene col pallone, per questo si dice che siamo nel “gruppo della morte”: tutti possono passare”.

Paris SG–Milan, le formazioni: Pioli ritrova Maignan e Theo Hernandez, Loftus-Cheek ancora fuori

Pioli ritrova due elementi fondamentali come Maignan e Theo Hernandez (a proposito: di fronte ci sarà il fratello Lucas), ma non Loftus-Cheek e Okafor, ancora ai box per problemi fisici. L’altra novità rispetto a domenica sarà Kalulu, pronto a giocare dall’inizio al posto di Calabria. Il 4-3-3 rossonero vedrà così Maignan in porta, Kalulu, Thiaw, Tomori e Theo Hernandez in difesa, Musah, Krunic e Reijnders a centrocampo, Pulisic, Giroud e Leao in attacco. Tanti volti noti nel PSG di Luis Enrique, che si schiererà con lo stesso sistema di gioco di Pioli, con Donnarumma tra i pali, Hakimi, Skriniar, Marquinhos e Lucas Hernandez nel reparto arretrato, Zaire-Emery, Ugarte e Vitinha in mediana, Dembelé, Gonçalo Ramos (favorito su Kolo Muani) e Mbappé nel tridente offensivo. 

Feyenoord–Lazio (ore 18.45, Sky, Now e Mediaset Infinity)

A completare la due giorni italiana di Champions c’è la Lazio di Sarri, attesa dall’insidiosa trasferta di Rotterdam. Campo che non porta bene al tecnico biancoceleste, sconfitto sia l’anno scorso (la sua squadra fu eliminata dall’Europa League) che nel 2017 ai tempi del Napoli. Questa volta però la situazione di partenza è decisamente migliore, alla luce del successo in extremis di Glasgow che è valso il secondo posto nel girone, proprio a spese degli olandesi, a loro volta battuti dall’Atletico Madrid. Espugnare il “de Kuip” (“la vasca”, soprannome coniato vista la forma a conca) varrebbe un bel pezzo di qualificazione, qualsiasi altro risultato rimanderebbe tutto alla gara di Roma del 7 novembre: si può dire, insomma, che la Lazio possa giocare senza l’assillo del risultato, a patto però che questo diventi un punto di forza. Prendere sotto gamba il Feyenoord campione d’Olanda (ora terzo a meno 4 dal Psv) sarebbe un grave errore, proprio come ricorda il precedente dello scorso anno, costato l’Europa League. Allora Sarri scelse di giocarsela con le seconde linee per privilegiare il campionato, questa volta però è tutta un’altra storia. 

Sarri: “Voglio vedere una Lazio con la faccia tosta e con la testa giusta”

“La gara non è decisiva, per fare bene servirà una Lazio con una faccia di ca..o – ha dichiarato Sarri senza mezzi termini -. Bisogna avere consapevolezza che è un match importante, ma senza andare fuori di testa. Il Feyenoord è un’ottima squadra, quest’anno ha perso solamente una partita con l’Atletico Madrid non meritando la sconfitta per qualità di gioco e numero di occasioni. Immobile? Non è al 100%, si sta allenando da 4-5 giorni dopo lo stop. Sicuramente non lo vedremo in campo per tutta la partita, ma mentalmente l’ho visto bene”.

Feyenoord–Lazio, le formazioni: Immobile e Zaccagni tornano titolari

Diverse novità rispetto a Reggio Emilia, a cominciare da capitan Immobile, di nuovo titolare proprio come Zaccagni, partito dalla panchina contro il Sassuolo. Il tecnico biancoceleste si affiderà a un 4-3-3 con Provedel in porta, Marusic, Patric, Romagnoli e Hysaj in difesa, Vecino, Rovella e Luis Alberto a centrocampo, Felipe Anderson, Immobile e Zaccagni in attacco. Stesso sistema di gioco anche per Slot, che risponderà con Bijlow tra i pali, Nieuwkoop, Geertruida, Hancko e Hartman nel reparto arretrato, Wieffer, Stengs e Timber in mediana, Jahanbakhsh, Gimenez e Paixao nel tridente offensivo.

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