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Champions, Barcellona-Napoli: i partenopei sognano l’impresa. Nuovo scivolone della Lazio che perde in casa con l’Udinese

Per il Napoli di Calzona quella di stasera in Champions a Barcellona è la partita dell’anno: si parte dall’1 a 1 dell’andata. In campionato invece Lazio ko

Champions, Barcellona-Napoli: i partenopei sognano l’impresa. Nuovo scivolone della Lazio che perde in casa con l’Udinese

La notte del verdetto. Archiviata la 28esima giornata di campionato con la clamorosa sconfitta della Lazio in casa con l’Udinese (1-2, reti di Lucca e Zarraga a cancellare l’autogol di Giannetti), è tempo di tuffarsi nella Champions League: di scena, in attesa di Atletico Madrid – Inter di domani, c’è il Napoli di Calzona, a caccia di un’impresa-qualificazione in casa del Barcellona. Si parte dall’1-1 dell’andata, dunque da un totale equilibrio che trasforma la sfida di Montjuic (il Camp Nou è inagibile per lavori fino all’anno prossimo) in una sorta di gara secca. 

Barcellona – Napoli (ore 21, Canale 5, Sky, Now, Infinity+)

Partiamo subito col dire che si tratta di una vera e propria finale, visto che entrambe non hanno molto da chiedere ai rispettivi campionati. Andare ai quarti di Champions, invece, renderebbe incandescente il finale di stagione, sia a livello sportivo che economico. Per De Laurentiis la posta in palio è addirittura doppia, perché si gioca anche la qualificazione al Mondiale per Club del 2025: un “giochino” da 50 milioni solo per la partecipazione, a cui andrebbero aggiunti i 10 del passaggio del turno. Logico dunque che la tensione sia altissima, specialmente in un anno buio come questo, nel quale gli azzurri non hanno minimamente onorato il tricolore che portano sul petto.

La Champions però può ancora cambiare i giudizi, inoltre è bene ricordare che l’Italia è in corsa per portare una quinta squadra in quella della prossima stagione e il duello Italia-Spagna, tra stasera e domani, sarà molto indicativo. ADL sa che agganciare il quarto posto è quasi impossibile, mentre uno in più aprirebbe prospettive sconosciute anche in campionato: i motivi per giocarsela alla morte ci sono tutti, ma il discorso, purtroppo per lui, vale in egual misura per il Barça di Xavi. Quando il tecnico catalano, dopo il bruciante ko interno col Villarreal (3-5) del 27 gennaio scorso, annunciò l’addio a fine stagione, in molti pensarono che la squadra sarebbe crollata, invece è letteralmente risorta conquistando 5 vittorie e 3 pareggi (Napoli compreso) in 8 partite. Il cambio di passo non è bastato per impensierire il Real Madrid nella Liga (i punti di distacco sono ancora 8), ma può essere sufficiente per andare ai quarti di Champions e sperare nel colpaccio finale. Anche Calzona, nel suo piccolo, ha dato una svolta agli azzurri, ora però arriva il vero esame, decisivo pure per lui: un’impresa a Montjuic aumenterebbe le chances di riconferma per l’anno prossimo, viceversa tornerebbe a essere un semplice traghettatore.

Calzona: “È la gara dell’anno! Loro favoriti, ma non abbiamo paura”

Per noi sarà la gara dell’anno – ha confermato Calzona in conferenza stampa -. Tutti danno il Barça per favorito, ma questo non mi spaventa: non avremo paura, perché credo fermamente alla mia squadra. Li abbiamo studiati,speriamo di contenerli e didiventare più squadra noi, visto che non lo siamo: la partita sarà aperta solo se lo faremo. Il Barcellona non è in crisi, a febbraio non ha mai perso, gli manca qualche giocatore ma ha una rosa ampia. Stiamo prendendo gol, è vero, però sono fiducioso, abbiamo limitato le occasioni per gli avversari ed è un passo avanti. Ci sono margini di miglioramento importanti, questa è una partita fondamentale perché la Champions resta uno dei nostri obiettivi principali e dobbiamo trovare entusiasmo e certezze per far bene anche in campionato”.

Xavi ribatte: “Il Napoli è migliorato, non è vero che siamo favoriti”

“Se anche per noi è la partita più importante della stagione? Sì, è così – ha ammesso Xavi -. Noi siamo pronti e abbiamo entusiasmo, sono quattro anni che non giochiamo i quarti di finale, vogliamo misurarci con una rivale che, pur non attraversando il suo momento migliore, ha la stessa base della squadra che ha vinto lo scudetto l’anno scorso. Avremo bisogno di uno stadio pieno, Montjuic dovrà sembrare il Camp Nou: non ci sono favoriti, abbiamo il 50% di probabilità, i tifosi però ci possono dare una mano. Il Napoli è migliorato con il nuovo allenatore, è più dinamico e più a suo agio. Mi aspetto una squadra coraggiosa, che gioca da dietro e pressa alto, che non specula, che ha tanto a livello individuale, soprattutto nei tre davanti, sarà una grande partita contro una grande squadra. Dobbiamo però pensare prima di tutto a noi stessi: siamo stati migliori lì a Napoli e dovremo esserlo qui a Barcellona”.

Barcellona – Napoli, le probabili formazioni

Tutti a disposizione per Calzona (eccetto Zielinski, escluso dalla lista Uefa), che ritrova anche Rrahmani e Ngonge, mentre Xavi dovrà fare i conti con le pesantissime assenze di Pedri, De Jong, Ferran Torres, Baldé e Gavi. Il Napoli potrà così affidarsi al 4-3-3 tipo con Meret in porta, Di Lorenzo, Rrahmani, Juan Jesus e Olivera in difesa, Anguissa, Lobotka e Traoré a centrocampo, Politano, Osimhen e Kvaratskhelia in attacco. Stesso sistema di gioco anche per il Barcellona, che risponderà con Ter Stegen tra i pali, Koundé, Araujo, Martinez e Cancelo nel reparto arretrato, Fermin Lopez, Christensen e Gundogan in mediana, Yamal, Lewandowski e Joao Felix nel tridente offensivo.

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