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Champions amara per il Milan: espugna Newcastle ma è beffato dal Psg e retrocede in Europa League

I rossoneri di Pioli vincono in rimonta in Inghilterra ma non passano il turno di Champions, a differenza della Lazio che perde contro l’Atletico Madrid ma è promossa agli ottavi

Champions amara per il Milan: espugna Newcastle ma è beffato dal Psg e retrocede in Europa League

Nessun miracolo. Il Milan espugna Newcastle in rimonta, ma da Dortmund non arrivano le notizie sperate: l’1-1 finale tra Borussia e Psg, infatti, qualifica i francesi per via degli scontri diretti a favore. I rossoneri di Pioli si consolano (si fa per dire) con l’Europa League, ma è chiaro che i rimpianti sono enormi, soprattutto per i due pareggi con Newcastle e Borussia dell’andata. Serata amara anche per la Lazio, che perdendo a Madrid dice addio al sogno primo posto: Sarri passa comunque agli ottavi, ma ora rischia un sorteggio durissimo, al pari di Inter e Napoli.

Newcastle – Milan 1-2, Pulisic e Chukwueze non bastano a evitare l’eliminazione dalla Champions

Il Diavolo piange e l’essere uscito a testa alta dal St. James’s Park, se possibile, non fa che aumentare i rimpianti. Ripensare alle tante chances sprecate nella gara d’andata, per esempio, provoca ancora dolore, così come l’aver chiuso a pari punti con il quotatissimo Psg, peraltro dopo averlo battuto a San Siro. Ma i rossoneri sanno perfettamente di non aver perso la qualificazione ieri sera, anzi la vittoria di Newcastle, per quanto amara, vale quantomeno la partecipazione all’Europa League, torneo in cui potranno dire la loro con ottimi argomenti. Va anche detto che il risultato non rispecchia completamente quanto visto in campo, perché i primi 60’ del Milan sono stati parecchio difficili, tanto che l’1-0 (Joelinton al 33’) stava addirittura stretto agli inglesi, fino a quel momento addirittura qualificati a spese del Psg. Poi però la gara è girata grazie alla rete di Pulisic (59’) e il Diavolo s’è ritrovato a navigare negli spazi, complice un Newcastle comprensibilmente stanco e sempre più sfiduciato. All’80’ Leao ha colpito un palo a tu per tu con Dubravka e poco dopo, anche in virtù dei cambi di Pioli, la scena si è ripetuta con Chukwueze, che a differenza del compagno non ha sbagliato. A quel punto l’attenzione si è spostata su Dortmund, dove Borussia e Psg, dopo un primo tempo scoppiettante, hanno preferito non farsi male, chiudendo gli ultimi minuti senza tiri in porta e sancendo le rispettive qualificazioni agli ottavi.

Pioli: “Delusi e rammaricati per l’eliminazione, il rimpianto più grande è la partita d’andata”

“Il più grande rimpianto? La prima partita contro il Newcastle – ha confermato Pioli in conferenza stampa -. Quella dovevamo vincerla per come abbiamo giocato, dispiace tanto non esserci riusciti. Tenevamo molto alla Champions, ad ogni modo l’Europa League è una competizione importante e questo club non l’ha mai vinta. È una serata dolce-amara. Dolce perché il Milan non vinceva in Inghilterra dal 2005, abbiamo lottato e ci abbiamo creduto. Sicuramente c’è un po’ di soddisfazione per la vittoria, ma anche rammarico e delusione per essere usciti dalla Champions. Adesso dobbiamo cercare di fare bene in campionato consolidando il terzo posto ma con la voglia, l’ambizione e la speranza di fare anche qualcosa in più”.

Atletico Madrid – Lazio 2-0, Griezmann e Lino spengono il sogno primo posto di Sarri

Delusione sicuramente meno pesante per la Lazio, che aveva già staccato il pass per gli ottavi nel turno precedente. Certo, l’ambizione di fare il colpaccio a Madrid c’era, anche perché avrebbe significato un primo posto molto importante in chiave sorteggio, ma l’Atletico s’è confermato troppo superiore e ha legittimato la vittoria senza particolari problemi. I biancocelesti, va sottolineato, hanno anche creato qualche situazione interessante, senza però pungere con la dovuta convinzione, tanto più che la fase difensiva, fondamentale in serate come questa, è venuta giù dopo appena 6 minuti. All’Atletico di Simeone, infatti, è bastato poco più di un lustro per passare in vantaggio con Griezmann, colpevolmente lasciato solo dalla retroguardia laziale, e quando Lino ha raddoppiato a inizio ripresa (51’) s’è capito che i giochi erano decisivamente chiusi. Nessun processo, ci mancherebbe, anche per non stuzzicare ulteriormente Sarri sulla “pesantezza” dell’ambiente biancoceleste: la qualificazione agli ottavi (in un girone comunque alla portata) resta una medaglia da appuntarsi sul petto, con la speranza di ritrovare una squadra molto diversa a febbraio, più vicina ai livelli d’eccellenza della scorsa stagione che a quelli normali (per non dire mediocri) di questa.

Sarri: “Mentalmente non siamo ancora ad alti livelli. Gli ottavi? Vorrei il Barcellona”

“Abbiamo dimostrato anche negli anni scorsi di faticare a reggere più competizioni – l’analisi di Sarri -. Questo dimostra una caratura mentale ancora non all’altezza di questi livelli, abbiamo pagato tutto quello che abbiamo sbagliato e vanificato tutto quello che abbiamo creato. Nei primi 10′ del primo e del secondo tempo c’è stato un divario di determinazione e cattiveria tra noi e loro, comunque abbiamo giocato in uno stadio difficile, contro un avversario forte e penso che abbiamo fatto il massimo. Agli ottavi spero di trovare il Barcellona, è l’unica squadra che non ho ancora incontrato in carriera tra quelle disponibili. Giocano in un altro stadio, è vero, ma ci andrei volentieri…”

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