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Caserta: la Reggia chiusa e “lo sfottò” al coronavirus

Caserta: la Reggia chiusa e “lo sfottò” al coronavirus

La Versailles italiana chiusa fino al 3 aprile, come tutti i musei. La creatività di un dipendente e l’appello della Direttrice Tiziana Maffei.

Prendiamola alla leggera. Ci vuole, perché l’arte e la bellezza sopravvivono a tutto. Peccato che un esperto come Vittorio Sgarbi, cultore anche di ambiente e di sostenibilità, sfotta l’epidemia di coronavirus e tutti coloro che si stanno impegnando per superare questo momento drammatico. In un un luogo simbolo della bella Italia, visitato da più di 700 mila persone ogni anno, lo sfottò al coronavirus lo fanno in maniera intelligente. Una vignetta di re Nasone, alias re Ferdinando IV di Borbone, arrabbiato nel vedere il virus sul suo trono, con la sua corona, padrone unico del sito. Il disegno sta facendo il giro del mondo. L’ha realizzata Davide Racca, dipendente della struttura casertana, in questi giorni inoperoso come altri  suoi colleghi. Una creazione semplice che suscita simpatia e rabbia. Infatti, è  chiusa fino al 3 aprile come da disposizioni del governo.

“Ma questo che si è messo in testa ? “ chiede ironicamente il re con un messaggio che dissimula la collera per la privazione a migliaia di persone della visita alla Versailles italiana. La Reggia fu pensata da Carlo di Borbone, ma Ferdinando IV la impiegò soprattutto come residenza di caccia. Ogni anno arrivano turisti da tutto il mondo e grazie anche al lavoro dell’ex Direttore Mauro Felicori è stabilmente nelle classifiche dei luoghi più visitati d’Europa. Dinanzi alla pausa  forzata non si perde d’animo Tiziana Maffei, neodirettrice della Reggia, altrettanto impegnata nella valorizzazione del patrimonio casertano. Oltre la vignetta, sui cancelli d’ingresso ha fatto affiggere una lettera con la quale si augura un rapido ritorno alla normalità per poter godere del complesso vanvitelliano. 

“Comprendiamo il dispiacere arrecato ai nostri visitatori e, in particolar modo, a tutti i cittadini casertani che frequentano ogni giorno il nostro meraviglioso parco per trascorrere il tempo libero all’aria aperta. Come museo abbiamo la missione educativa di invitare tutti a mantenere un comportamento rispettoso di noi stessi e degli altri, per proteggerci dal contagio da Covid-19 e per contenere la diffusione del virus.” Come istituzione pubblica dello Stato la direttrice  sottolinea il dovere e la responsabilità civile di rispettare le regole.Anche con creatività intelligente, ci permettiamo di aggiungere.

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