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Canone Rai 2016: le nuove regole per non pagare

Dall’anno prossimo il canone Rai arriverà nella bolletta elettrica e si pagherà in 6 rate da 16,66 euro l’una – Per non pagare servirà un’autocertificazione in cui si afferma di non possedere né la tv né una connessione internet – Gli evasori rischieranno una sanzione da 500 euro e potrebbero essere perseguibili anche in sede penale.

Canone Rai 2016: le nuove regole per non pagare

Dal 2016 per non pagare il canone Rai basterà firmare un’autocertificazione in cui si afferma di non avere in casa né una televisione né una connessione internet. E’ questa una delle novità contenute nel decreto ministeriale in arrivo sull’imposta più evasa dagli italiani, un provvedimento che articolerà i principi normativi contenuti nell’ultima legge di Stabilità

Oltre alla riduzione dell’importo (nel 2016 sarà di 100 euro e nel 2017 di 95, contro i 113 di quest’anno), l’altra grande novità è nella modalità di pagamento. Non solo il canone sarà inserito nella bolletta elettrica – una mossa antievasione che dovrebbe consentire di recuperare circa 2,5 miliardi di gettito –, ma si pagherà anche in sei rate da 16,66 euro l’una. Inoltre, al contrario di Imu e Tasi, l’imposta sarà dovuta solo per la prima casa.

I dettagli tecnici sono inseriti nella bozza che Palazzo Chigi ha inviato allo Sviluppo economico. Il testo dovrebbe arrivare oggi sul tavolo del ministero, che ha il compito di mettere a punto il decreto. I nodi ancora da sciogliere, tuttavia, non sono pochi. 

Ad esempio, a chi bisognerà inviare la richiesta di esenzione? Le ipotesi sono tre: alla compagnia elettrica di riferimento, alla Rai stessa, oppure direttamente all’Agenzia delle Entrate. Secondo fonti del governo, la prima soluzione sarebbe la più semplice, perché le società fornitrici conoscono già i consumi dell’utente e sanno se è residente di prima o seconda casa, proprietario o affittuario. Sennonché, in Italia le società autorizzate a emettere bollette elettriche sono ben 461, per cui non sarà semplice organizzare tutto entro febbraio, ossia entro la prima bolletta del 2016.   

Infine, per scoraggiare chi pensa di fare il furbo – magari con autocertificazioni false – al momento è confermata la maxi-sanzione da 500 euro agli evasori del canone. La sanzione è però troppo severa secondo alcuni deputati Pd, che hanno già chiesto di stralciare questo punto dalla manovra. In ogni caso, dall’anno prossimo gli evasori violeranno anche la legge 445 del 2000 sull’autocertificazione e saranno quindi perseguibili in sede penale.   

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