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Canarie, si teme disastro ambientale

Il naufragio di un peschereccio russo di 120 metri, carico di combustibile, sta facendo temere il peggio sulle coste delle isole Canarie – Greenpeace sostiene che il punto scelto per lasciar affondare l’Oleg Naydenov sia un’area di altissimo valore ecologico.

Canarie, si teme disastro ambientale

Per molti il disastro ambientale alle isole Canarie è inevitabile dopo l’affondamento del peschereccio russo Oleg Naydenov, avvenuto nella tarda serata di martedì dopo essere stato portato al largo dalle autorità portuali. I soccorsi hanno salvato l’equipaggio, già nell’occhio del ciclone dopo la denuncia di pesca illegale da parte del Senegal, ma non hanno potuto fare nulla per evitare che l’incendio, divampato a bordo a pochi km dal centro turistico di Maspalomas (Gran Canaria), distruggesse del tutto l’imbarcazione.

L’Oleg Naydenov, 120 metri di lunghezza e carico di combustibile, è affondato fino a raggiungere i 2400 metri di profondità e il contenuto dei serbatoi si è riversato in mare. Al momento dell’incendio, avvenuto per cause in corso di accertamento, il peschereccio aveva i serbatoi carichi di gasolio, perché si apprestava a salpare dal porto di Las Palmas. Per ordine della capitaneria era stato allontanato dalla costa, nel timore che l’incendio potesse provocare danni alle infrastrutture portuali e dato che l’ingente quantità di acqua utilizzata per spegnere le fiamme, avevano provocato che si arenasse.

Dopo aver spento l’incendio in alto mare, con l’aiuto di un aereo del soccorso marittimo, il peschereccio è stato rimorchiato di nuovo verso il porto, ma si è inabissato questa mattina ad appena 15 miglia dalla costa delle Canarie. Ana Pastor, ministro dello Sviluppo e dell’Ambiente, si è già recata sul posto mentre i biologi e gli ecologisti lanciano l’allarme. Greenpeace sostiene che il punto scelto per lasciar affondare l’Oleg Naydenov sia un’area di altissimo valore ecologico, e il biologo Pascal Calabuig ha confermato il tutto: “È un disastro che colpirà tutta la fauna della zona, specialmente i puffini (uccelli che pescano con il loro lungo becco), che moriranno subito”. Intanto, alcuni uomini della marina e della Guardia Civil hanno diffuso le immagini choc di una tartaruga marina completamente ricoperta di nafta.

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