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Brexit, aut aut della Ue: “Piano entro 12 giorni o è tutto finito”

Il presidente di turno dell’Unione Europea, Antii Ritte, d’accordo con Macron, lancia un vero e proprio ultimatum a Johnson che però fa orecchie da mercate: “Le proposte saranno fatte a tempo debito”.

Brexit, aut aut della Ue: “Piano entro 12 giorni o è tutto finito”

Sulla Brexit, l’Unione Europea ha perso la pazienza. O almeno è questo che traspare dalle parole del premier finlandese, Antti Rinne, che attualmente ricopre la carica di presidente di turno dell’Ue.

Rinne, citato dalla Bbc ha affermato che se il Primo Ministro britannico Boris Johnso, non presenterà una proposta scritta sulla fuoriuscita del Regno Unito dall’Unione Europea entro 12 giorni “è tutto finito”. La linea, ha aggiunto, sarebbe già stata concordata con il presidente francese, Emmanuel Macron, che già in passato si era dimostrato tra i leader più intransigenti nei confronti del Regno Unito.

I tempi dettati da Rinne (e Macron) sembrano però non coincidere con quelli previsti da Johnson, che nei giorni scorsi ha più volte dichiarato che il nodo Brexit sarà sciolto il prossimo 17 ottobre nel corso del vertice Ue già in programma. La scadenza, lo ricordiamo, cade a soli 13 giorni dal 31 ottobre, data fissata per la Brexit con o senza accordo.

Non a caso Downing Street ha fatto sapere alla Bbc che le proposte di Londra arriveranno a Bruxelles “a tempo debito”.

“Presenteremo soluzioni scritte formali quando saremo pronti, non in una scadenza artificiale“, ha detto ai giornalisti il portavoce del governo britannico. “Nelle ultime settimane abbiamo avuto discussioni dettagliate con l’Ue e la Commissione europea” ha aggiunto il portavoce ed “ora abbiamo condiviso in forma scritta una serie di documenti di lavoro tecnici riservati che riflettono le idee che il Regno Unito ha avanzato”.

Secondo Johnson i colloqui con l’Unione starebbero facendo progressi soprattutto sull’ormai celeberrimo backstop (l’accordo che dovrà evitare di costruire un confine fisico tra Irlanda e Irlanda del Nord). Il Regno Unito avrebbe presentato delle proposte alternative a quelle contenute nel piano concordato da Theresa May e respinte tre volte dal Parlamento di Londra. Peccato che l’Ue, al momento, sostenga di non saperne nulla e di continuare ad attendere delle iniziative concrete.

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