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BORSE ULTIME NOTIZIE: il tonfo di Credit Suisse travolge le banche e affossa i listini europei. Sale lo spread

Il crollo del Credit Suisse, dopo che i sauditi hanno escluso nuovi aiuti, spaventa i listini e riporta le banche nella bufera. La Bce prepara l’aumento dei tassi. A Milano Terna e Erg in controtendenza

BORSE ULTIME NOTIZIE: il tonfo di Credit Suisse travolge le banche e affossa i listini europei. Sale lo spread

Dopo una partenza tiepida i listini europei hanno imboccato la strada del ribasso. A gelare gli umori del mercato, specie sul fronte dei bancari, è probabilmente la convinzione, confortata d un’anticipazione di Reuters, che domani la Bce, incurante dei problemi del credito Usa, tirerà dritto aumentando i tassi di mezzo punto. Anche i futures di Wall Street segnalano nervosismo sul fronte del credito. Il risultato è che, in una mattinata dai volumi ridotti, la “bancocentrica” Piazza Affari paga uno dei prezzi più alti con un ribasso nell’ordine del 3,4% circa, ben al di sotto dei 26 mila punti, un salasso peggiore di Parigi e Francoforte. Nel 2023 l’economia della Germania sarà stagnante e vedrà il Pil diminuire dello 0,1%. Lo stima l’Ifo che ha aggiornato oggi le sue stime per il 2023 e il 2024.

Credit Suisse crolla: i sauditi escludono nuovi aiuti e le Borse vendono le banche

Trema anche la cassaforte svizzera. A Zurigo, Credit Suisse perde oltre il 20%, il titolo, alla ottava seduta consecutiva di ribasso, tocca i minimi degli ultimi dodici mesi, oltre che quelli di sempre. La Saudi National Bank, uno dei soci di rilievo del gruppo finanziario, ha escluso la possibilità di offrire assistenza ulteriore poiché non può superare la quota del 10% del capitale.

Il tiro al bersaglio si accanisce peraltro sulle banche italiane. Ne fanno le spese soprattutto i Big. Unicredit, prima sospesa al rialzo, poi riammessa è sotto del 7,4%. Fa un briciolo meglio l’ammiraglia Intesa Sanpaolo -6,5% a conferma che le vendite stanno a testare la solidità del sistema Italia alla vigilia delle decisioni della Bce che, oltre a decidere sul livello dei tassi, da domani non reinvestirà i titoli di Stato in portafoglio. Giù anche Bpm – 6,5% ed i titoli del risparmio gestito, alla vigilia dell’approvazione delle nuove regole sulle commissioni: Fineco cede il 6,7%.

In contro tendenza a Piazza Affari rialzo superiore all’1% per Erg che ha diffuso stamattina risultati del quarto trimestre condizionati a livello operativo dalla scarsa ventosità, l’Ebitda scende a 126 milioni di euro, sotto le aspettative del consensus. Meglio delle attese il debito, pari a fine anno a 1.434 miliardi. Guida i rialzi Terna che ha presentato il nuovo Piano di Sviluppo 2023 della rete con investimenti record a 21 miliardi nei prossimi dieci anni per migliorare i collegamenti Nord-Sud e potenziare la rete in linea con la transizione energetica e il piano Fit-for-55 della Ue al 2030.

La Bce prepara il rialzo dei tassi: in Francia l’inflazione risale

Alla vigilia delle comunicazioni della BCE sui tassi, in Europa, tornano in evidenza le notizie riguardanti l’inflazione. In Francia i prezzi al consumo a perimetro annuo sono stati rivisti al rialzo a 7,3% rispetto al 7,0% di gennaio, in parte a causa dei prezzi più alti degli alimentari. Emerge dai dati finali diffusi dall’istituto di statistica nazionale Insee. Secondo il ministro delle Finanze francese Bruno Le Maire l’inflazione dovrebbe raggiungere il picco quest’estate e poi scendere.

Stamattina Reuters ha scritto che la BCE ignorerà i pericoli di stress finanziari venuti alla luce negli Stati Uniti, resta quindi molto probabile un incremento di cinquanta punti base del costo del denaro.

La ripresa dell’occupazione in Italia (545 mila occupati in più, ai massimi dal 2019) non aiuta particolarmente la finanza tricolore: lo spread è tornato al livello di guardia (191 punti base). Il decennale italiano scambia a 4,23%., il Bund tedesco a 2,32%.

Borse europee impaurite ma anche a Wall Street future in rosso

Il future dell’indice S&P500 perde lo 0,5%. Future Nasdaq -0,6%, a 2,32%.

La Federal Reserve, secondo quanto riporta Bloomberg, vuole rivedere le regole alle quali le banche non sistemiche devono sottostare. Si va da un innalzamento dei ratio sulla liquidità all’introduzione di stress test annuali, come avviene per le banche sistemiche, quelle con attivi totali superiori ai 250 miliardi di dollari. Il Wall Street Journal riporta che alcuni fondi hedge creditori di Silicon Valley Bank si sono consorziati in vista dell’asta che il commissario potrebbe decidere di avviare più avanti. Alcuni rami d’azienda della banca dell’area di San Francisco sono ritenuti di grande valore. 

In forte ascesa anche Marr +7%, capofila del gruppo Cremonini.

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