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Borse oggi 16 maggio: Intesa Sanpaolo ed Eni fanno il pieno di bond, brilla l’oro, soffre il dollaro

Richieste per 9,4 miliardi di euro per i bond della prima banca italiana e del gruppo petrolifero – Continua il braccio di ferro sul tetto al debito Usa – Taglio tassi Bce solo nel 2024 – Rolex si ricompra un orologio di 65 anni fa per 2,5 milioni di euro

Borse oggi 16 maggio: Intesa Sanpaolo ed Eni fanno il pieno di bond, brilla l’oro, soffre il dollaro

La paralisi nella trattativa sul debito pubblico degli Stati Uniti sta riportando giù il dollaro e ridà vivacità alle materie prime. L’euro si apprezza leggermente a 1,088, dal +0,2% di ieri.

Trovano conferma in Asia il rally della Borsa di Tokyo, specchio delle riforme in arrivo nel Sol Levante, e le difficoltà della ripresa cinese. La borsa del Giappone allunga a quattro la serie delle sedute positive, l’indice Nikkei guadagna lo 0,9%. Il Topix, l’altro indice di riferimento del mercato azionario di Tokyo, guadagna lo 0,5%, nuovo massimi dal 1990. Il premier Kishida ha esortato la banca centrale perché favorisca l’ascesa dei salari.

In Cina, le vendite al dettaglio sono salite in aprile del 18%, dal +11% di aprile, il consensus era +22%. Sotto le aspettative anche la produzione industriale, cresciuta il mese scorso del 5,6%: gli analisti si aspettavano +11%. Preoccupante la crisi dell’occupazione giovanile: il tasso dei senza lavoro è salito al 20,4%.

Intesa ed Eni fanno il pieno: 9,4 miliardi di richieste

Guardando ad Ovest da segnalare due tendenze, entrambe frutto dell’incertezza sulla direzione dei tassi: la corsa alla carta made in Italy e la rinnovata passione per l’oro.

Ieri sera, lunedì 15 maggio, a Borsa chiusa, Intesa Sanpaolo ha annunciato il collocamento di 2,25 miliardi (4,7 miliardi gli ordini) in un bond senior preferred ‘green’ in due tranche a 3 e 7 anni. 

Quasi in contemporanea Eni ha lanciato due obbligazioni a tasso fisso, a 4 e 10 anni per 2 miliardi a fronte di prenotazioni per 4,6 miliardi. 

Non solo il Tesoro, ma anche le grandi aziende puntano a sfruttare la possibile pausa nel rialzo dei tassi di mercato.

L’oro ha intanto ripreso la cauta ma inarrestabile marcia al rialzo: 2.020 dollari l’oncia ieri sera, ad un passo dai massimi assoluti toccati nell’agosto 2020 in piena pandemia. Un rialzo rileva un report di Wisdom Tree, innescato nel novembre scorso quando i mercati hanno iniziato a prevedere un rallentamento dell’inflazione nel 2023. 

Apertura piatta, tassi: tagli Bce solo a metà 2024

Le borse dell’Europa oggi dovrebbero aprire piatte, il future dell’indice EuroStoxx50 è invariato. Alle 11.00, il Leibniz Centre for European Economic Research di Mannheim, pubblica il suo indice sulle aspettative di imprenditori, economisti ed analisti tedeschi.

L’Unione Europea ha alzato la previsione sull’inflazione dell’Eurozona al 5,8% per quest’anno, ma in calo al 2,8% l’anno prossimo. Ma sarà una battaglia durissima che richiederà un forte sforzo di politica fiscale, non solo dei tassi. Per il primo taglio del costo del denaro nell’Eurozona si dovrà attendere l’estate del 2024.

Giù ieri le borse europee a partire da Milano e Madrid -0,37%. EuroStoxx 50 -0,2%. La produzione industriale della zona euro è diminuita più del previsto a marzo: -4,1% su base mensile, la stima era a -2,5%.

BTP decennale a 4,19%: Fitch ha confermato venerdì sera il giudizio BBB con outlook stabile.

Rolex si ricompra un orologio: 2,5 milioni di euro

Da segnalare un nuovo record nel mondo dei segnatempo. Un rarissimo Rolex, il Milgauss 1958 realizzato a suo tempo per sostenere i campi magnetici, è stato aggiudicato ieri in asta per 2,5 milioni di euro, circa il doppio delle previsioni. Il compratore? La stessa Fondazione Rolex, attenta a gestire il patrimonio culturale della casa.

Pomeriggio di fuoco per il debito usa

Clima ad alta tensione in Usa. Alle 14.30 escono le vendite al dettaglio degli Stati Uniti e nel corso della giornata si dovrebbero incontrare alla Casa Bianca i leader del Congresso. Non è ancora stata fissata una data per il faccia a faccia tra il presidente Joe Biden e lo speaker repubblicano Kevin McCarthy. La segretaria al Tesoro, Janet Yellen ha ribadito ieri che ci sono soldi per alimentare la spesa pubblica solo fino al primo di giugno.

Ieri il forte calo dell’indice della manifattura di New York ha portato acqua al fronte di chi prevede una pausa nei rialzi dei tassi. Per una tregua si sono espressi due governatori: Neil Kashkari e Austan Goolsbee. Al contrario, il membro Fed, Raphael Bostic, ha detto di non aspettarsi nessun taglio dei tassi quest’anno. Semmai, puntualizza, “potremmo dover alzare”. 

Meta e Microsoft sostengono i mercati Usa

Gli indici di Wall Street segnalano guadagni modesti: Dow +0.14%, S&P +0,30%. Meglio il Nasdaq +0,66% grazie alla promozione di Meta Platform +2,7% da parte di alcuni broker. 

La Commissione Europea ha dato il via libera all’operazione Microsoft/Activision, già bocciata un paio di settimane fa dall’Antitrust britannico.

Lori Heinel, la persona che gestisce un colossale ETF di State Street con sottostante bond a breve scadenza, ha detto a Bloomberg che in caso di shutdown del debito pubblico i depositi degli istituti sono più sicuri dei Treasury a breve termine. 

Il T-Bill scadenza tre mesi oggi rende oltre il 5%.

Turchia, tiene Erdogan ma la lira no

Si indebolisce la lira turca, il cross contro dollaro sale a 19,7, livello mai visto nella storia. La Borsa di Istanbul ha ceduto fino al 10% per poi dimezzare la perdita. Dalle urne delle elezioni presidenziali non è uscito il vincitore, si va al ballottaggio tra il presidente uscente Recep Erdogan e lo sfidante Kemal Kilicdaroglu.

Ion a un passo da Prelios. Tim, Cdp lascia spazio a Kkr

Andrea Pignataro di Ion rafforza la sua posizione di Big della finanza immobiliare italiana. Ion ha infatti chiuso un accordo per la concessione di un finanziamento di 700 milioni a Prelios che consentirà di rilevare il gruppo specializzato nei crediti ad alto rischio. L’esposizione sull’Italia di Ion sale così a 5 miliardi. Negli ultimi tre anni Pignataro ha rilevato Cedacri, Cerved, il 9,8% di Illimity ed il 2% di Banca Mps. È in vista anche l’acquisizione dell’ex Pirelli Real Estate.

Si chiama Lingotto la nuova società di gestione di investimenti promossa a Londra da Exor con un team prestigioso di cui fanno parte l’ex cancelliere dello Scacchiere George Osborne e James Anderson, uno dei più importanti gestori della City. Il fondo, cui partecipa anche Covéa, parte con una dotazione di 3 miliardi di dollari.

Tim. Secondo Bloomberg la Cdp ha deciso di ritirare la sua offerta (19,3 miliardi di euro) per la rete di Telecom. In campo resta dunque solo Kkr. Non è escluso che la Cassa rientri in partita in un secondo momento.

Safilo è in trattative per la vendita dello stabilimento di Longarone a un’altra azienda attiva nel settore della produzione di occhiali. Lo hanno riferito a Reuters fonti sindacali.

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