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Borse oggi 16 agosto: la crisi della Cina si allarga e spaventa i mercati. Rublo sotto pressione. Scintille Nvidia

Dopo la crisi dell’immobiliare la Cina taglia a sorpresa i tassi mentre la Russia, alle prese con il crollo del rublo, fa esattamente il contrario e aumenta il tasso d’interesse al 12% – In rosso i mercati americani a Ferragosto

Borse oggi 16 agosto: la crisi della Cina si allarga e spaventa i mercati. Rublo sotto pressione. Scintille Nvidia

È un mondo turbolento ed in piena evoluzione quello che accoglie il Toro dopo la pausa di Ferragosto. I segnali più sinistri arrivano dalla Cina. Dopo il tracollo dell’immobiliare è ora la volta delle “banche ombra”. Ma il dato più allarmante è la decisione di non pubblicare più le statistiche sulla disoccupazione giovanile, ormai fuori controllo. A confermare la gravità della situazione è l’inaspettato taglio del tasso di interesse praticato sui finanziamenti a un anno per la seconda volta in tre mesi dal 2,65% al 2,5%. È la riduzione più drastica dal 2020.

Decisione opposta quella presa dalla banca centrale russa. La governatrice Elvira Nabulina ha aumentato il tasso di interesse di riferimento del 3,5%, portandolo al 12% per fermare il crollo del rublo. La misura straordinaria sui tassi è arrivata dopo che la valuta russa ha superato la soglia di 100 rispetto al dollaro.

Esordio record di Vinfast, l’elettrica del Vietnam

Ma non mancano nemmeno i segnali di euforia. A Wall Street, quasi a confermare l’efficacia delle nuove rotte del business Usa, ha esordito la prima società del Vietnam: VinFast, produttore di macchine elettriche (design Pininfarina) che punta anche al mercato Usa. Il titolo ha fatto scintille: offerto a 22 dollari è salito fino a 37,50 per un valore di 85 miliardi di dollari, più di Ford.

Continua intanto il volo di Nvidia +3,5% (ovvero +9% in una settimana). In attesa dei conti previsti per il 23 agosto, fioccano promozioni per il produttore dei chips per l’Intelligenza Artificiale: alzano il target Ubs, Wells Fargo e Morgan Stanley per una capitalizzazione che supera i 445 miliardi di dollari, tre volte tanto prima del decollo di ChatGPT.

Europa, apertura in rosso

Insomma, non c’è da annoiarsi sotto l’ombrellone. Ma tanta animazione lascia prevedere un’apertura in rosso per i listini del Vecchio Continente sulla scia del finale negativo di Wall Street. Future EuroStoxx 50 -0,3%.

La maggior parte dei mercati azionari dell’Europa sono rimasti chiusi per il Ferragosto. Lunedì il Ftse Mib ha chiuso in rialzo dello 0,6% a 28.435 punti.

La fiducia degli investitori tedeschi è migliorata inaspettatamente nel mese di agosto: l’indice ZEW è salito a -12,3 punti dai -14,7 punti di luglio.

Una domanda più debole e un aumento dell’offerta hanno fatto sì che il tasso di disoccupazione nel Regno Unito sia aumentato di 0,3 punti percentuali al 4,2% tra il primo e il secondo trimestre del 2023.

Il BTP decennale riparte da 4,36%. Bund tedesco a 2,67%.

La crescita dei consumi spaventa Wall Street

La borsa degli Stati Uniti ieri era aperta. Il Nasdaq ha perso l’1,1%, l’S&P500 l’1,2%. I dati sui consumi superiori alle aspettative diffusi nel pomeriggio, sono un elemento positivo per le società delle vendite al dettaglio che presentano nelle prossime ore i dati del trimestre, ma non contribuiscono a dare argomenti a chi si aspetta una prossima fine della stretta monetaria. In luglio i consumi sono saliti dello 0,7% anno su anno, più delle aspettative.

Oggi escono i verbali della riunione del mese scorso del Federal Open Market Committee.

Corre il Giappone, a rischio il rating cinese

La crisi di Pechino pesa stamane sulle borse d’Oriente, Tokyo compresa -1% nonostante l’accelerazione del Pil e le buone indicazioni in arrivo dal Tankan, l’indicatore più fedele dell’economia nipponica. L’indice per il settore manifatturiero è salito a +12 rispetto al +3 di giugno, mentre l’indice non manifatturiero ha registrato una lettura di +32, rispetto al +23 del mese precedente.

Deboli i listini cinesi. L’Hang Seng di Hong Kong perde l’1,3%, nel giorno di Ferragosto, l’indice ha chiuso in calo dell’1%. CSI 300 dei listini di Shanghai e Shenzen -0,2%.

Numerosi i segnali di frenata della seconda economia del pianeta. La produzione industriale è cresciuta del 3,7%, meno dell’atteso +4,6%, le vendite al dettaglio sono aumentate del 2,5% contro il 4,4% previsto e la crescita degli investimenti ha segnato un +3,4%, deludendo l’atteso +3,8%.

Fitch ha avvertito che la Cina potrebbe perdere il rating A+, nel caso di aggravamento dei già seri problemi del settore finanziario.

Brent a 84,3 dollari. Le aspettative di un prolungamento della stretta monetaria negli Stati Uniti hanno penalizzato i mercati dell’energia.

Tenaris fa shopping, Amplifon ascolta l’eco danese

Riflettori su Amplifon. La danese Demant, attiva nella produzione e commercializzazione di apparecchi per chi soffre di problemi di udito, ha alzato gli obiettivi dell’anno in corso.

MF riporta che il Tesoro potrebbe vendere tra il 10% ed il 15% del capitale di Monte Paschi ad un prezzo nell’ordine dei tre euro per azione.

Tenaris ha concluso l’acquisto per 166 milioni di dollari Usa della controllata della canadese Mattr che si occupa di rivestimenti per tubi.

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