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Borse in grande spolvero: Piazza Affari prima della classe

Chiude in crescendo in tutta Europa una settimana borsistica altamente volatile – La Borsa di Milano (+1,3%) meglio di tutte – A Piazza Affari brillano i titoli della scuderia Agnelli (Cnh, Ferrari, Fca ed Exor) Pirelli, Mediaset e Luxottica – Crolla di nuovo Creval (-12,6%)

Borse in grande spolvero: Piazza Affari prima della classe

Chiusura della settimana in verde per i listini europei, con Piazza Affari che ancora una volta conquista il podio e tocca 22.797 punti, +1,34%. Salgono quasi tutte le blue chip. Brilla la galassia Agnelli. Bene Eni, +0,95%,tornata all’utile. In rialzo Mediaset +2,27% e Telecom +1,16%, mentre Vivendì (-6,04%) tocca il fondo del paniere nel Cac 40 di Parigi. Le prese di profitto mandano in rosso solo Unipol -0,62% e Brembo -0,33%.

Wall Street apre incerta e poi prende la via del rialzo, imprimendo un’ulteriore spinta ai listini del Vecchio Continente. Tiene Coca Cola, nonostante i conti negativi, ma superiori al consensus. Positive le indicazioni sul fronte macro: sono superiori alle attese i nuovi cantieri edili, i permessi per le costruzioni e i prezzi import nel mese di gennaio. Finite le turbolenze, innescate dai timori di una fiamma inflazionistica, gli investitori sembrano ritrovare la fiducia su entrambe le sponde dell’Atlantico. I listini di New York potrebbero archiviare la miglior ottava da un anno a questa parte, prima del lungo weekend (lunedì i mercati sono chiusi per il President’s Day), mentre Londra si ferma in rialzo dello 0,83%; Francoforte +0,87%; Parigi +1,19%; Madrid +1,1%.

Il dollaro recupera parte del terreno perduto. Per un euro ci vogliono 1,24 dollari e qualche spicciolo. In rialzo il petrolio, Brent 64,89 dollari al barile (+0,87); stabile l’oro in area 1354 dollari l’oncia.

La carta italiana risulta ben comprata, nonostante le molte incognite elettorali. Il rendimento del Btp 10 anni scende all‘1,99% e lo spread con il Bund a 128.20 punti, -0,39%.

In Piazza Affari i titoli a maggior capitalizzazione che archiviano la performance migliore sono Cnh +3,84%, grazie anche all’outlook positivo della rivale statunitense Deere; Pirelli, +2,76%, trascinata dai risultati di Bridgestone a Tokyo; Luxottica +2,24%. Brillano Fiat +2% (con speculazioni sull’imminente scorporo e Ipo di Magneti Marelli) e Ferrari, +1,94%. Quest’ultima è a un soffio dal suo massimo storico e vale 105 euro per azione.

Ben intonate le banche, con l’eccezione di Creval, -12,61%, che non trova il fondo. L’annuncio dei termini del maxi-aumento di capitale da 700 milioni, che scatterà lunedì prossimo, continua a penalizzare il titolo. Le nuove azioni (quasi 7 miliardi) saranno emesse al prezzo di sottoscrizione di 0,1 euro e offerte in opzione ai soci nel rapporto di 631 per ogni titoli posseduto. Il prezzo di sottoscrizione, ai valori di ieri a fine contrattazioni, rappresentava uno sconto del 12% circa, rispetto al Terp, il prezzo teorico al netto dello stacco del diritto.

Sale RCS +6,05%.

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