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Borsa ultime notizie: banche, lusso e chip. Il Toro rimbalza dopo la delusione per il rinvio del taglio dei tassi

Le vendite di Richemont danno la carica ai titoli del lusso. Piazza Affari in rialzo spinta dalle banche, occhi su Unicredit. Sale il prezzo del petrolio dopo le previsioni dell’Eia

Borsa ultime notizie: banche, lusso e chip. Il Toro rimbalza dopo la delusione per il rinvio del taglio dei tassi

L’economia rallenta, il lusso no. Piovono da ogni parte segnali di cautela sulla congiuntura ma in un quadro depresso sul mancato taglio dei tassi di interesse brilla la stella di Richemont, la capitale del lusso più hard: la società svizzera che vanta marchi come Cartier e Piaget mette a segno un rialzo dell’8% a Zurigo dopo aver registrato un aumento delle vendite del +4% nel terzo trimestre a 5,59 miliardi di euro. Gli analisti di Barclays si aspettavano 5,48 miliardi di euro, Rbc 5,44 miliardi. 

A conferma l’appeal del lusso estremo ci pensa l’ultima commessa di Webuild, (-1,17%), La società di costruzioni realizzerà tre dighe per alimentare un complesso di acqua dolce nella futura località sciistica di Trojena nel cuore del deserto che avrà la forma di prua di una nave sospesa sulla valle, e ospiterà hotel di lusso.

Borsa ultime notizie: Richemont dà la carica ai titoli del lusso, bene anche i chip

Il rimbalzo di Richemont ha dato la carica a tutti i titoli del settore: Kering (+2,5%), Lvmh (+2,2%) e Hermes (+2,5%). In Piazza Affari Moncler +2,5%, Brunello Cucinelli +1%. 

Anche il comparto dei chip inverte la rotta dopo le pesanti perdite degli ultimi giorni. Stm +2,2% in scia alla taiwanese Tsmc che ha registrato nel quarto trimestre un utile in calo ma superiore alle attese degli analisti.

La Borsa si mette alle spalle il mancato taglio dei tassi

I mercati provano così a ridimensionare la delusione per il mancato calo dei tassi. Piazza Affari guadagna più di un punto percentuale (+1,1%) anche se sembra ormai scontato che la stagione dei tagli non prenderà il via prima della prossima estate. Ma alcune banche si preparano in anticipo: “il caso di Unicredit” (+2,4%) che ha toccato nuovi top dal 2015. Il ceo Andrea Orcel parla di aggregazioni transfrontaliere in Europa, difficili da realizzare finché non sarà portata a termine l’unione bancaria. 

Bene anche Banco Bpm +1,5% che ha collocato un covered bond a sei anni da 750 milioni di euro, con ordini finali per oltre 1,5 miliardi,cedola fissa 3,375%. Meglio Bper + 3,2%. Banca Monte Paschi +1,2%.

Il settore del credito reagisce così alle parole del neo governatore della Banca d’Italia, Fabio Panetta. “Da quando sono tornato – ha detto ieri – mi sono guardato i numeri delle banche italiane ed è una fase in cui vanno bene, con liquidità adeguata, i coefficienti patrimoniali in linea con le europee e i famosi Npl bassi, sia come consistenza che come flussi”.

Gli altri mercati

Ancora sotto tensione il reddito fisso. Nell’Eurozona: Bund tedesco al 2,32%. Btp a 3,90%. Gli investitori attendono ora i verbali della riunione della Bce di dicembre per avere nuovi indizi sul percorso dei tassi di interesse.

Euro dollaro poco mosso a 1,0890. In recupero i futures del Nasdaq e, con minor spinta, quello dell’indice S&P. Debole invece il Dow Jones su cui pesano o problemi di Boeing.  

Petrolio Brent e Wti in lieve rialzo. L’Agenzia internazionale per l’energia (Eia) ha rivisto nuovamente al rialzo le previsioni di crescita della domanda di petrolio per il 2024: +1,24 milioni di barili al giorno (bpd) ovvero 180.000 bpd in più rispetto alla precedente proiezione. L’aumento è in gran parte guidato dall’espansione del settore petrolchimico cinese.

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