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Lusso, titoli in rialzo sulla scia delle vendite sopra le attese di Richemont. A Milano brillano Moncler e Cucinelli

In rialzo anche i colossi francesi, da Lvmh, a Kering a Hermes.
Una boccata d’ossigeno dopo il peso dei giorni scorsi a causa della Cina

Lusso, titoli in rialzo sulla scia delle vendite sopra le attese di Richemont. A Milano brillano Moncler e Cucinelli

Stamane su mercati azionari italiano e francese tonici, ma non sfavillanti hanno brillato i titoli del lusso, con Piazza Affari che ha visto in prima linea i titoli Moncler e Brunello Cucinelli.
Ma anche in Europa i titoli del lusso oggi sono in salita, in particolare i colossi francesi. A spingere al rialzo i titoli, che per la verità hanno visto nelle ultime settimane vendite consistenti sulla scia dei dati deboli dalla Cina, loro principale mercato di sbocco, è stato stamattina lo scatto di Richemont a Zurigo di oltre il 9%.

Moncler e Cucinelli guidano il lusso a Piazza Affari

Il titolo Moncler che in apertura di seduta guadagnava oltre il 3%, a metà seduta mantiene ancora un buon rialzo di 1,80% a 52 euro. Brunello Cucinelli dopo un’apertura in rialzo dello 0,95%, a metà seduta è a 84,60 mantenendo un rialzo dello 0,65%. In Francia, tra i titoli del lusso spiccano i colossi Lvmh che guadagna il 2,30% a 663,50 euro, Kering +1,53% a 352,00 euro ed Hermes (+1,40% a 1.835,40 euro), tra i titoli migliori del CAC 40 +0,76%. Il settore è particolarmente esposto alla Cina, la quale ha registrato un deludente dato del Pil ai minimi da trent’anni: ciò ha provocato timori sulla sulla crescita e quindi sulla tenuta dei consumi.

Vendite della maison di Cartier in rialzo del 4%

Ma stamane a dare una sferzata di energia è stato il gruppo svizzero del lusso Richemont, proprietario tra gli altri della maison di gioielleria Cartier. Il terzo trimestre del suo esercizio 2023-2024 si è chiuso con un fatturato in crescita del 4%, a quasi 5,6 miliardi di euro, sostenuto dalla performance del comparto della gioielleria, ha comunicato il secondo gruppo del lusso al mondo, che controlla anche i produttori di orologi svizzeri Jaeger-LeCoultre, Iwc e Piaget.

Il dato del terzo trimestre ha superato i 5,48 miliardi di euro previsti da Barclays e i 5,44 miliardi di euro attesi da Rbc, anche se è risultato inferiore alla stima di Zuercher Kantonalban di 5,7 miliardi di euro. Se si escludono gli effetti valutari le vendite del gruppo hanno registrato un aumento dell’8% per il periodo dall’inizio di ottobre alla fine di dicembre. In calo del 3% le vendite in Europa, principalmente a causa della diminuzione delle spese dei turisti americani, dice il gruppo.

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