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Borsa, giù Unicredit. Cnh e Telecom salvano Piazza Affari

Milano è la peggiore in Europa a metà giornata – Nel giorno d’avvio dell’aumento di capitale la banca di Mustier lascia sul campo oltre il 3%, i diritti d’opzione il 10% – Cnh premiata dalle indiscrezioni, Telecom dai conti – Il ciclone Le Pen si abbatte sui titoli di Stato francesi ma non solo: redimenti in rialzo e spread oltre 190 anche per Btp – Euro in calo

Borsa, giù Unicredit. Cnh e Telecom salvano Piazza Affari

Milano è il fanalino di coda delle Borse europee nel primo giorno dell’aumento di capitale di Unicredit. L’indice Ftse Mib arretra dello 0,8%, sotto i 19 mila punti. Deboli Francoforte e Madrid, entrambe -0,3%. Quasi invariata Parigi. Londra +0,2%.

Il vocabolario della crisi europea si è arricchita di un altro neologismo: Frexit. Dopo le dichiarazioni di Marine Le Pen sull’uscita della Francia dalla Ue in caso di vittoria del Front Nationale sale lo spread tra Parigi e Berlino, che si porta al massimo da quasi quattro anni, a 73 punti base. Il tasso del decennale francese si è spinto fino all’1,137%, massimo da 17 mesi.

La turbolenza contagia il resto dell’Eurozona. Lo spread tra Btp decennali e i Bund tedeschi sale a 192,4 punti contro i 182 punti della chiusura di venerdì scorso. Si tratta del livello più alto da novembre scorso, non lontano dai 194 punti di febbraio 2014 alla nascita del governo Renzi. Il tasso sul decennale italiano è ora al 2,31%. I riflettori spostano ora sul Parlamento Europeo in attesa dell’audizione, nel primo pomeriggio, di Mario Draghi.Stabile il greggio. Bene Saipem (+1,7%) dopo gli upgrade a “buy” giunti da Jefferies e Banca Akros. Eni -0,7%.Nel primo giorno dell’aumento da 13 miliardi di euro, Unicredit perde il 3,6%, a 12,64 euro, mentre il diritto cede il 10,3%, a 11,69 euro. A questi valori i due titoli sono sostanzialmente allineati, mentre resta forte la distanza tra ordinarie e risparmio, in asta con un rialzo del 9,87% a 40,98 euro.

Deboli le altre banche, con l’eccezione di Intesa San Paolo (+0,5%) che si muove sopra la parità dopo i rialzi di venerdì post risultati. Il comparto italiano arretra in media dell’1,9% contro il -0,3% dello Stoxx europeo. Bper cede il 3,5%, Banco Bpm -3,04%, Ubi -2,4%.

A Piazza Affari brillano i rialzi di Telecom Italia (+4%) e Cnh Industrial (+5%). Il gruppo delle tlc ha chiuso il 2016 con un rialzo a doppia cifra dell’Ebitda dopo aver realizzato in soli nove mesi del 2016 tutto il taglio dei costi da 600 milioni previsto al 2018. Mediobanca ha alzato il target price a 1,34 euro da 1,23 euro, confermando il giudizio Outperform.

A spingere Cnh Industrial, invece, sono le indiscrezioni sulla possibile vendita della divisione macchine per costruzioni, che permetterebbe al gruppo della famiglia Agnelli di concentrarsi su trattori e macchine agricole. Exor e Fca scendono entrambe dello 0,3%.

Debole Volkswagen (-1,10%). citata in giudizio da un grosso cliente tedesco per lo scandalo emissioni.

Nel lusso, dopo un avvio brillante, Ferragamo ha investito la rotta e ora scende dello 0,9%. SocGen ha alzato il target price a 28 euro da 24 euro, confermato Hold. Mediobanca ha alzato il target a 29,7 euro da 27 euro, confermato Outperform. Banca Akros ha promosso il titolo a accumulate.

Scende Luxottica (-2%), sale Yoox (+1%) alla vigilia del Cda sulle vendite 2016.

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