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Borsa, è giorno di riscossa. Bene banche e asta Bot

Listini europei positivi e Milano brinda dopo il mancato downgrade del rating da parte di S&P – Sale anche Francoforte dopo l’annuncio di Merkel che non si ricandiderà – Spread in calo sotto 300 punti – Euforia sulle banche, brillano anche Fca, Telecom Italia e Atlantia

Borsa, è giorno di riscossa. Bene banche e asta Bot

Carica senza freni il Toro in Piazza Affari, scatenato dal giudizio di S&P dal rischio downgrade. La promessa di misure a garanzia delle banche fa il resto. Ma a muovere i listini sono anche le novità in vista sullo scacchiere europeo a pochi mesi dalle europee. Dopo la sconfitta alle elezioni in Assia, Angela Merkel ha fatto sapere che intende rimanere cancelliera fino al 2021 ma secondo fonti interne al partito non si ricandiderà alla cancelleria o come deputata. 

Queste novità si traducono in un robusto rimbalzo dei prezzi: Milano avanza del 2,44% abbondante oltre quota 19.100 punti. In forte rialzo anche Francoforte +1,96, Londra +1,8% Robusti rialzi anche a Madrid +1,2% e Parigi +1,1%. Ancora in ribasso l’euro a 1,138 sul dollaro (-0,2%) dopo la sconfitta di Angela Merkel alle elezioni in Assia.

Il tasso del Btp decennale scende a 3,35% da 3,44% del finale di seduta di venerdì, dopo aver toccato in apertura di seduta 3,32%, minimo da fine settembre. Lo spread di rendimento è sceso fino a 294 punti base da 309 punti dal picco dal 2013 a 342 punti segnato a metà ottobre.

Cala di 5 punti base il rendimento dei Bot semestrali stamane in asta: 0,159%, per un rapporto di copertura di 1,60 per i 6 miliardi in offerta.    

Petrolio Brent in calo a 77,3 dollari il barile, dal -2,7% della scorsa settimana. Sia Eni +1,9% che Saipem +2,53% partecipano al rialzo generale del listino.

L’impetuoso rimbalzo di Milano è trascinato dalle banche. L’ indice settoriale balza del 2,8%. Tra le più gettonate nel rimbalzo, Banco Bpm +4,6%, Ubi +5,5%. Bper +5,27% al centro delle ricoperture degli hedge. Ben comprate anche le big: Intesa +3,6%. Unicredit +3,9%. Il consensus per i conti del terzo trimestre indica in media un utile netto di 907 milioni e ricavi per 4,771 miliardi, come si legge sul sito web della banca.

In testa al Ftse Italia Banche c’è Monte Paschi in rialzo del 9% sull’onda delle indicazioni emerse dai due vicepremier sulle possibili aggregazioni bancarie. 

Ancora più euforica Banca Carige +10,9%, altro istituto ad alto rischio. 

In evidenza Ansaldo Sts +8,9% a 12,64 euro. Hitachi, l’azionista di maggioranza di con il 50,772%, ha raggiunto un accordo per l’acquisto dell’intera partecipazione del 31,794% che fa capo a Elliott a 12,7 euro per azione e il conseguente lancio di un’Opa sulle azioni rimanenti, con l’obiettivo di delistare il gruppo.

L’euforia contagia anche l’automotive trainato dal balzo in avanti di Volkswagen +6,5%. Seguono a ruota Fiat Chrysler +3,4% e Ferrari +2,6% in linea con il rialzo delle altre società europee del settore. Bloomberg riporta che le autorità cinesi stanno valutando la possibilità di tagliare la tassa sull’acquisto di autovetture, nel tentativo di far ripartire la domanda.

Tim +2,46%, favorita dalla discesa dello spread e dalla vittoria di Bolsonaro in Brasile che ha proiettato la borsa di Rio de Janeiro in rialzo per sei settimane di seguito. Anche Atlantia +2,8% – dopo l’accordo su Abertis – può trarre vantaggio dalla politica del neopresidente carioca favorevole ad una politica di privatizzazioni.

Mediaset+3,1%. Simon Fiduciaria, dietro al quale c’è Vivendi, ha impugnato due delibere assunte lo scorso 27 giugno dall’assemblea ordinaria dei soci.  

In terreno positivo:

  • Prysmian +4,33%. La controllata cinese YOFC ha registrato nel corso dello scorso trimestre una forte rallentamento del giro d’affari.
  • Stm +4,76%. In settembre le vendite globali di chip sono salite del 14% anno su anno, in frenata dai tassi di crescita dei mesi precedenti: agosto +15%, luglio +17%, giugno +20%.
  • Snam+1,6%. E’ arrivato il via libera del governo alla costruzione del gasdotto TAP.

In ribasso Leonardo-1,6%. L’elicottero precipitato sabato fuori dallo stadio del Leicester, nell’Inghilterra centrale, era un AW169 costruito da Agusta Westland, controllata di Leonardo.

Fuori dal paniere principale avanzano Safilo +5,4% e Isagro +6,1%. Banca Imi ha ribadito il giudizio Buy, target price a 2,10 euro.

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